Shoah. Il col. Riccardi ospite al Classico
Nell’ottica della preparazione ad una celebrazione consapevole del Giorno della memoria, le docenti Chiti e Bruno dell’Isis Niccolini Palli hanno invitato il colonnello Riccardi, comandante della stazione dei carabinieri di Livorno e noto scrittore di romanzi gialli e storici sulla Shoah, a raccontare la storia di Alberto Sed, ebreo romano deportato ad Auschwitz nel 1944, uno dei pochissimi sopravvissuti ancora in vita. Alberto Sed è, infatti, il protagonista del romanzo “Sono stato un numero. Alberto Sed” di cui il colonnello Riccardi è autore ed edito dalla casa editrice fiorentina Giuntina che si occupa di cultura ebraica.
In un silenzio partecipe e carico di emozione, per due ore gli studenti hanno ascoltato la storia di questo ormai anziano testimone che a soli quindici anni è vissuto, o meglio, sopravvissuto per un anno e mezzo fino alla liberazione nel campo di sterminio dove era arrivato con la mamma e tre sorelline e da cui sono tornati solo lui e Fatina, mentre la mamma e la piccola Emma era state gasate appena arrivate e Angelica era stata sbranata dai cani lupo aizzati per divertimento dalle SS.
Il colonnello Riccardi ha saputo mantenere viva l’attenzione di una folta platea partecipe e in alcuni casi commossa fino alle lacrime di fronte alla tragedia di Alberto Sed perché leggere, vedere film, visitare i luoghi è importante ma molto di più lo è ascoltare la testimonianza di chi ha vissuto sulla propria pelle l’orrore della follia nazista ed il relatore, con le sue parole e il suo carisma, è riuscito a portare, anche se non fisicamente, Alberto Sed in mezzo agli studenti.
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