Scuole fredde, tutto ok. Il Comune chiederà i danni?

Anche alla Puccini di via Zola riscaldamenti ko

Il Comune sta valutando se sussistono le condizioni per chiedere il pagamento di una penale alla ditta che ha in appalto il servizio di gestione e manutenzione degli impianti di riscaldamento degli edifici comunali (Siram SpA in associazione con Modus FM).
Questo, a seguito di una serie di problemi che si sono manifestati alla riapertura delle scuole. Lo dichiara la vicesindaco Stella Sorgente, che personalmente, nei giorni scorsi ha fatto dei sopralluoghi in alcune strutture scolastiche nelle quali erano stati segnalati disagi, e che stamani ha fatto una ricognizione con l’ufficio Impianti Termici del Comune sullo stato di risoluzione dei malfunzionamenti.
Ad oggi risultano risolti i disguidi che si erano verificati alle scuole “Micheli” (dove la caldaia il 7 gennaio era andata più volte in blocco nonostante l’intervento dei tecnici), alle “Puccini” (dove l’8 non era partito il riscaldamento e solo alle ore 10.30 si era raggiunta la giusta temperatura), alle elementari “Corridi” (dove il 7 in alcuni locali la temperatura era risultata più bassa del dovuto ed è stato necessario l’intervento dei tecnici), alla “Coccinella” (anche qui il 7 il riscaldamento non era ripartito automaticamente).
Non risultano agli uffici, invece, problemi alle scuole Collodi, manifestati da un cittadino a mezzo stampa: da parte del personale della scuola non è infatti pervenuta al Comune alcuna richiesta di intervento e anche la dirigente scolastica, contattata dagli uffici, ha confermato che il riscaldamento aveva sempre funzionato regolarmente.
“Ci rendiamo conto – sottolinea la vicesindaco – che guasti e malfunzionamenti possono capitare in qualunque impianto: quello che è da valutare è se in questi casi fossero inevitabili o meno, perché è nostro dovere tutelare i cittadini che frequentano edifici pubblici, cittadini grandi e piccoli come sono gli alunni delle scuole”.
Si ricorda che l’appalto di gestione degli impianti termici comunali prevede un meccanismo automatico di decurtazione del corrispettivo da riconoscere alla ditta, ogni volta che la temperatura nei locali scende sotto il livello di “comfort” (19° C). Per gravi mancanze – quando eventualmente riscontrate – è inoltre prevista l’applicazione di penali ed è su questo punto che gli uffici comunali stanno facendo approfondimenti.

La segnalazione – In classe con 14 gradi alla Micheli in piazza XI Maggio. Il disagio interessa circa 300 bambini iscritti all’asilo e alle elementari della scuola. Questa mattina il vice sindaco ha svolto un sopralluogo. Intanto i genitori, per bocca di una mamma, protestano: “I nostri figli sono rimasti in classe con tanto di giacchetto. Avevano detto che lo avrebbero sistemato e invece non è stato ancora risolto il guasto. Se lo sapevamo, forse tenevamo i bimbi a casa o li coprivamo di più”. Il caso della Micheli non è comunque isolato. Anche alla Puccini di via Zola riscaldamenti ko e gli alunni sono stati costretti a fare lezione vestiti. Alcuni genitori, invece, hanno deciso di non far neanche entrare i propri figli.

 

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