Ricordi e polemiche nella giornata mondiale degli insegnanti
di ROBERTO OLIVATO
E’ dal 1994 che l’Unesco istituì la ‘’Giornata Mondiale dell’Insegnante’’ fissando la data al 5 ottobre di ogni anno. Lo scopo di questa Giornata è di sottoporre ai Governi dei singoli Stati, le problematiche del corpo docente, ma anche di sollecitarne la valorizzazione del ruolo ch’essi ricoprono, quali educatori di nuove generazioni sempre più esigenti nella qualità dell’insegnamento. Intervenuto all’apertura della manifestazione, nella biblioteca del Senato, il presidente Pietro Grasso parlando degli insegnati ha ricordato ‘’ hanno la grande responsabilità e l’immenso privilegio di contribuire in modo determinante allo sviluppo del Paese, essendo chiamati a formare i giovani anche dal punto di vista sociale e morale, ad educarli alla civile convivenza, al rispetto delle differenze tra persona e persona, tra culture e religioni, alla legalità. Per questo istruzione, formazione, cultura devono essere prioritarie, inserite negli obiettivi strategici per la crescita ’’.
Il saluto del presidente del Senato ha aperto ufficialmente la manifestazione ‘’Cento Piazze ’’ alla quale ha aderito anche Aimc (associazione italiana maestri cattolici) . Per la ricorrenza, Enrica Talà, presidentessa degli insegnanti cattolici di Livorno, che ha organizzato ieri pomeriggio nel giorno di San Francesco ed in collaborazione con i Cooperatori Paolini, l’incontro ‘’Parole e musica per la scuola’’, presso la chiesa di San Ferdinando, ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione: ‘’questa giornata mondiale, tende ad evidenziare le difficoltà in cui si trovano ad operare gli insegnanti, nella più scarsa attenzione da parte delle istituzioni che anche oggi, nonostante i nostri inviti, hanno perso l’occasione per dimostrare interesse verso la nostra categoria ’’. I festeggiamenti prevalgono però sulle polemiche come ricorda Enrica Talà: ‘’Il prossimo 10 maggio l’Aimc parteciperà in Vaticano, assieme a tante scuole, all’incontro con Papa Francesco’’. A parte l’incomprensibile indifferenza delle Istituzioni locali, c’è da sottolineare anche l’inspiegabile assenza di molti insegnanti. A ricordare le origini dell’Aimc è stata Sandra Cavallini responsabile provinciale dell’associazione ‘’ è nata dall’ex movimento maestri, aderente all’Azione Cattolica nel 1947 ‘’ – e, parlando dell’insegnamento- ‘’il ruolo dell’insegnante, non solo cattolico, deve mirare ad un’educazione di qualità, di capacità e nel guadagnarsi la fiducia degli alunni, per poter far vedere loro il futuro, preparandoli ad affrontarlo ’’.
Prima della S.Messa in memoria degli insegnanti deceduti, concelebrata dal parroco padre Emilio e da padre Michele, le note del flauto della giovane professoressa Stella D’Armento ed il canto della soprano Rosalia Gallardo Gonzalez, hanno allietato la manifestazione.
Riproduzione riservata ©