Insegnamento della religione ai bambini down

di Roberto Olivato

Nel corso di un convegno sulla disabilità, patrocinato dal comune di Livorno, è stato presentato la mattina di sabato 13, presso la sede Caritas di via Donnini, un nuovo progetto finalizzato all’insegnamento della religione ai ragazzi e bambini down. Un’esperienza nuova per la nostra città che, grazie all’intraprendenza di alcuni genitori, è stato possibile realizzare anche alla collaborazione di Suor Costanza Galli, direttrice dell’Ufficio Pastorale diocesano della Salute e di Suor Raffaella Spiezio, presidentessa della fondazione Caritas Livorno . A portare i saluti a genitori, ragazzi e collaboratori, il vescovo Simone Giusti che ha auspicato l’inizio di un  serio progetto che nella sede di via Donnini veda aggregarsi tutte quelle associazioni che oggi lavorano, sotto varie sigle, nel mondo della disabilità frammentando le loro potenzialità. Della disponibilità della diocesi ad affiancare questo nuovo progetto ci ha parlato Gianluca Neri presidente del Parco del Mulino: “Lìidea di creare uno spazio per i nostri figli, dedicato alla religione, è partita da alcuni familiari della nostra associazione”.  E’ da molto tempo che avete iniziato questo progetto? “Assolutamente no, abbiamo iniziato due mesi fa.” C’è un motivo per cui avete pensato alla religione, piuttosto che ad un’altra materia? “La scelta è rappresentata dalla necessità di preparare i nostri figli alla prima Comunione e pertanto ci siamo rivolti alla diocesi.” Che aiuto avete avuto? “Innanzitutto la disponibilità dei locali della Caritas e l’aiuto di un sacerdote esperto nell’insegnamento della catechesi ai down.” Un’avventura che anche se iniziata da pochi mesi e partita ufficialmente ieri, si preannuncia ricca di emozioni ed eventi, il primo dei quali avverrà domani pomeriggio in via Donnini, davanti alla sede delle Caritas, dove alle 16 un’autopompa dei Vigili del Fuoco simulerà un intervento, al quale assisteranno in prima fila i ragazzi del Parco del Mulino e tanti altri loro amici.

 

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