Il Vespucci ad Expo 2015

“E’ stato come avere avuto gran parte del mondo a disposizione per una giornata; poter capire abitudini di altri popoli ascoltando le spiegazioni fornite in lingue diverse; vedere in che modo coltivano, allevano, pescano in aree geograficamente diverse;” questi sono solo alcuni dei commenti degli alunni delle classi 4B, 4C, 4E e 3D dell’istituto Vespucci che, nei giorni scorsi si sono recati a Milano con le loro insegnanti – Maria Cortonicchi, Enrica Castelli, Patrizia Garsia, Elena Lorenzini, Annapaola Meini – in visita ad Expo 2015.
“Per un istituto come il nostro Expo ha parecchi motivi di interesse, hanno dichiarato le docenti: un Expo coniuga tutto cio’ che i nostri studenti studiano a scuola: meccanismi di marketing e pubblicità, i settori economici dei vari stati, la geografia economica, le culture straniere e permette loro di comprendere fenomeni globali di cui sentono tanto parlare”.
I ragazzi hanno percorso tutto il Decumano e il Cardo soffermandosi sia sui cluster, in cui hanno potuto vedere più stati riuniti insieme intorno ad una tipologia di prodotto, sia entrando dentro alcuni dei padiglioni cui erano maggiormente interessati, apprezzando rappresentanti degli Stati in costumi tradizionali. Hanno anche apprezzato le soluzioni architettoniche di alcuni stati sia perché più innovative, come per esempio la Germania o il Brasile, sia perché più simboliche, come la Svizzera, sia perché più esotiche come i Paesi del Medio Oriente.
Al termine della visita, i commenti degli studenti sono stati materia di discussioni in classe sia sulla complessità organizzativa e strutturale di un evento come Expo – di cui è emersa la efficiente organizzazione che non ha fatto sentire smarrito nessuno, nonostante gli enormi spazi espositivi – sia sugli interrogativi che il tema del cibo per tutti solleva: possiamo davvero continuare a consumare con i ritmi attuali? Quali sono le strategie, le soluzioni per ora in campo per suddividere meglio ciò che la terra produce? Come si può non far scomparire culture, metodi di coltivazioni, ecosistemi dalla faccia del pianeta?

Riproduzione riservata ©