Gli studenti “dentro” la produzione Lirica del Goldoni
di Virginia Pedani
Si è appena concluso il Progetto Alternanza Scuola-Lavoro che ha visto protagonisti delle due ultime produzioni liriche del Teatro Goldoni, “Traviata” e “Cavalleria Rusticana” , gli studenti dell’Isis Niccolini Palli.
L’obiettivo di questo progetto è stato quello di far capire agli studenti e alle famiglie che del teatro, della musica e dell’arte in genere, sì, è possibile “farne” un mestiere e vivere grazie a questo.
Le due parole chiave infatti di questa iniziativa, sono state accoglienza straordinaria (da parte della grande macchina organizzativa e lavorativa del Teatro), e completa dedizione da parte degli studenti, desiderosi di entrare in contatto davvero con quello che forse diventerà l’ambiente più importante e soddisfacente della loro vita.
“Quest’esperienza è stata formativa e unica sotto tutti i punti di vista, sia umani che professionali, c’è da sottolineare infatti che è la prima volta in Italia dove si ha avuto la conciliazione fra due istituzioni come la scuola e il teatro – spiega il docente di storia della Musica Daniele Salvini- In particolare, questo è stato il terzo anno di esperienza e due classi del Liceo musicale hanno partecipato”.
Il maestro Franco Miceli, già presente nella presentazione e realizzazione degli scorsi progetti (vedi la Tosca), ha tenuto a rimarcare l’importanza di quest’avventura a tu per tu con registi e attori di grande esperienza, punto formativo essenziale per la vita professionale dei ragazzi. Inoltre, egli da sempre impegnato e interessato ai talenti giovanili, ha tenuto a precisare che “il rapporto con i giovani è un rapporto in cui si impara a vicenda, poiché dimostrano una professionalità e una serietà che moltissimi adulti ormai non hanno più”.
Infine, la responsabile dell’ufficio scuole Silvia Doretti, entusiasta della buon riuscita del progetto, si ritiene “speranzosa riguardo il futuro del teatro, e di come questo riesca ad inglobare tutta una serie di professioni, attività e personalità che non riguardano strettamente solo il mondo dell’alta cultura”.
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