Un giardino per la pace alle scuole Benci

di Giulia Vicari

Il 28 maggio si celebra la Giornata per la pace, in ricordo dei bombardamenti che distrussero Livorno nel 1943. Per questa occasione le scuole Benci insieme alla Comunità di Sant’Egidio hanno voluto dare il loro contributo tramite una iniziativa intitolata “Un giardino per la pace” che consiste nella ristrutturazione del giardino della scuola, la cui inaugurazione avverrà proprio in occasione di questa giornata.

“Abbiamo voluto presentare una bella iniziativa legata alla dodicesima giornata cittadina per la pace – spiega Irene Marrapese della Comunità di Sant’Egidio- che si svolgerà il 28 maggio. La giornata è stata istituita nel 2004 attraverso una petizione promossa dalla comunità di sant’Egidio proprio per ricordare i bombardamenti che nel 1943 distrussero Livorno. La giornata della pace di quest’anno cade in un periodo po’ particolare perché abbiamo tutti presente gli  avvenimenti anche tragici che sono avvenuti e avvengono nel Medio Oriente e nel Maghreb. Davanti a questo ci è sembrato importante ribadire con forza una scelta per la pace e il ripudio di ogni guerra e abbiamo pensato di convocare tutti i livornesi per fare insieme un gesto bello e utile per la città, che serva soprattutto per le generazioni più giovani. Abbiamo pensato subito alla scuola e a questa idea di risistemare il giardino della scuola dell’infanzia delle Benci tutti insieme, di qualsiasi provenienza, nazionalità, di qualsiasi credo o fede politica. È un gesto concreto ma anche simbolico, quello di creare e di ricostruire un luogo d’incontro in cui far crescere l’amicizia fra tutti.”

“Abbiamo pensato a dei gruppi di lavoro – continua- che saranno 3 e si occuperanno di giardinaggio, della lavorazione del legno e della pittura per creare una piccola installazione artistica che richiama i temi della pace, dell’istruzione, di Livorno e di questa scuola.

Ci saranno degli appuntamenti per lavorare cioè questo fine settimana e il prossimo, quindi di sabato e domenica per facilitare il coinvolgimento anche delle famiglie. Inizierà già da domani e gli orari saranno per il sabato 10.30-12.30 e 16-19 e per la domenica 17.30-19-30. In caso pioggia sfrutteremo lo spazio del teatro della scuola che è subito adiacente al giardino per fare i lavori che possono essere fatti al anche chiuso. L’inaugurazione avverrà lo stesso giorno 28 maggio nel corso delle celebrazioni della giornata per la pace.”

“Siamo onorati di poter contribuire a questa iniziativa –afferma la preside Gianna Valente- noi viviamo già qui alle Benci l’armonia dei popoli, delle religioni e delle culture, in quanto abbiamo una buona percentuale di alunni stranieri che frequentano regolarmente le nostre scuole e che mettono in pratica già questa armonia fra popoli. Non abbiamo mai avuto episodi di intolleranza o disarmonia per cui siamo convinti che questa amicizia spontanea, che immediatamente nasce nei bambini, si possa replicare con gli adulti. Abbiamo accettato volentieri questo incarico che certamente è un’azione simbolica contro la distruzione e la guerra: l’edificazione di un futuro di bellezza, di arte, di vita come quella di un giardino abitato da bambini. Inoltre è anche una risorsa e una bellezza che rimane alla scuola, anche perchè in questo momento il giardinetto è un po’ trascurato e quindi in questo modo avremo certamente qualcosa di bello per i nostri bambini, soprattutto ne potrà beneficiare la scuola dell’infanzia a cui è proprio dedicato.”

“È un premio per i nostri bambini che si sono sempre accontentati di poco – aggiunge Rasetti Marta, docente della scuola dell’infanzia – anche questo giardino trascurato per loro è un mondo meraviglioso, immagino il loro stupore e la loro gioia quando lo vedranno arricchito da questo intervento. Penso che sia stato un grande regalo che la comunità di sant’Egidio fa alla nostra scuola, questo giardinetto rappresenterà  il cuore di un bambino, penso che si possa riassumere così.”

“Volevo solo aggiungere che nel quadro della giornata per la pace, la scuola Benci ha una rilevanza storica – continua Irene Marrapese- perché questo è stato il quartiere più toccato dal bombardamento, soprattutto da quello del 28 maggio, e anche tante persone che hanno vissuto in prima persona quella giornata frequentavano le Benci, era già una scuola vista come punto di riferimento per il quartiere. Nell’ambito di questa giornata e nel ricordo del bombardamento di Livorno la scuola Benci ha anche un suo ruolo importante e mi piace pensare che da questa idea nasca qualcosa per tutti i livornesi, intendendo come livornesi tutti coloro che abitano a Livorno. Speriamo che sia l’inizio di una visione per il futuro.”

“Visto il momento in cui viviamo spesso si educano le nuove generazioni ad avere qualcuno contro – spiega Lorenza Litrico, insegnante scuola primaria e genitore- ma invece è importante educare alla corresponsabilità nella costruzione di qualcosa di importante a partire dai bambini di 3 anni che sono molto piccoli, e valorizzare quello che i bambini sanno fare molto bene ovvero essere amici senza vedere negli altri sempre un nemico ed è da loro che dobbiamo imparare.”

“C’è da aggiungere che questa è una scuola all’avanguardia – conclude la dottoressa Valente-  che ha delle risorse perché ha degli insegnanti dedicati ai bisogni speciali dei bambini, che ha un laboratorio interculturale dedicato a loro e ha delle risorse economiche per questo; quindi quello che rimane a questa scuola sono i valori, non i problemi, perché da un punto di vista di armonizzazione delle culture i bambini non vedono differenze tra se stessi e gli altri. Molti, anzi quasi tutti, i bambini di altre nazionalità arrivano scuola che sanno già spesso parlare due lingue ed è una ricchezza enorme, quella di aggiungere le loro culture, lingue e tradizioni alle nostre, senza mai sacrificare niente perché portiamo avanti tutto ciò che fa parte della nostra tradizione ma in più lo arricchiamo con le tradizioni degli altri. Siamo sicuri che anche questa occasione potrà essere utile per rafforzare l’unione tra gli adulti e tra coloro che si mettono a lavorare insieme per costruire qualcosa, in questo caso per ristrutturare il nostro giadino.”

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