Cecioni, alunni a scuola di “cittadinanza attiva”
Il Liceo Cecioni partecipa al progetto “Le nuove frontiere dell’integrazione”, promosso dalla Fondazione Casa Cardinale Maffi con lo scopo di creare una rete tra attività educative e riabilitative e territorio e di sensibilizzare le giovani generazioni ai valori della “Cittadinanza attiva”, sviluppando la coscienza della propria identità e nel contempo favorendo la scoperta della ricchezza dell’altro..
Il progetto, cui partecipano le classi del biennio del Liceo Scienze umane, è così articolato. Prevede tre giornate nella Residenza Sanitaria per Disabili di Collesalvetti per la condivisione di alcuni laboratori didattici educativo/riabilitativi guidati dalle diverse figure professionali della Fondazione C.C. Maffi (educatori/ terapisti occupazionali/ terapisti della riabilitazione, musicoterapeuti) con lo scopo di affrontare tematiche di interesse collettivo come la tutela dell’ambiente ed altre legate all’UNICEF come l’albero dei diritti, la sicurezza alimentare e la carta dei diritti dell’ONU. Sono previsti laboratori esperienziali come l’orto-sociale con piantumazione e attività di giardinaggio, cucina, riciclaggio, musica e movimento per sviluppare capacità anche sul piano socio relazionale.
Nel progetto è prevista anche una visita alla stazione ecologica, ad aprile, con pranzo presso azienda agricola per promuovere una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e la valorizzazione del nostro patrimonio.
Gli alunni prenderanno anche parte ad un convegno a Livorno il 6 giugno di presentazione non solo dei prodotti realizzati nei diversi laboratori grazie alla creazione di gruppi misti ( alunni e persone assistite) ma anche per documentare i percorsi “ terapeutici” delle persone coinvolte al fine di dimostrare la validità di esperienze integrate di questo tipo.
“Progetti di questa natura – afferma la dottoressa Arianna Cerretti, responsabile del progetto– sono possibili soltanto grazie proprio alla concertazione tra Comuni, Aziende Usl, privato sociale no profit e cooperative sociali che testimonia un’intesa ed una condivisione di intenti ed ha permesso a ciascun partner di crescere non solo sul piano professionale ma anche su quello etico-relazionale, trovando talvolta nelle difficoltà quelle opportunità di miglioramento per garantire servizi alla persona sempre più appropriati e sostenibili”
”Questa esperienza mi è piaciuta molto – spiega Rachele Russo, della classe 1a B Scienze umane che insieme ai compagni il 27 gennaio ha partecipato al laboratorio sul riciclaggio – soprattutto perché ho conosciuto persone speciali ed ho visto come il personale si comporta nei loro confronti, facendole sentire non diverse ma migliori. E’ stato bello fare insieme e condividere idee”.
Al progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione L. Scotto di Stagno e la cooperativa sociale Collecoop, partecipano anche la scuola media di S.P.Palazzi e la scuola primaria di San Giuliano Terme. Per tutti un’occasione di incontro per la realizzazione di percorsi concreti di inclusione e coesione sociale a favore delle persone con disabilità fisica o psichica, grazie alla creazione di sinergie importanti sul territorio.
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