Il Cecioni: “Ok al ridimensionamento, ma fino a 14 prime”
"Non sarebbe un semplice spostamento fisico di alunni da un istituto ad un altro ma l’eliminazione di una sana concorrenza tra le scuole cittadine"
Dopo la protesta di prof e studenti sotto la Provincia, oggi 8 novembre si è svolta al Cecioni un’assemblea che ha prodotto il documento che vi riportiamo qui sotto.
IL DOCUMENTO DELLA RSU CECIONI
L’assemblea di tutto il personale del Liceo Statale F. Cecioni, convocata dalle RSU della scuola nelle prime due ore di venerdì 8 novembre, ribadisce la necessità per la città di Livorno di un progetto complessivo che vada verso la razionalizzazione ed il buon utilizzo degli spazi disponibili per la scuola secondaria cittadina, senza distruggere le esperienze che sono maturate sul territorio. Il Liceo Cecioni ha ormai superato i quaranta anni di attività e si è sempre presentato come un Liceo aperto alle novità che negli anni ha consolidato un modello a più opzioni ed indirizzi che ha consentito la realizzazione di una scuola che accoglie giovani di estrazione sociale e interessi vari. La ricchezza culturale ed il funzionamento di questo istituto dipendono da questa caratteristica, che non può essere snaturata togliendo uno o più licei.
L’assemblea ha la consapevolezza che non sia né possibile né giusto creare un istituto troppo grande che impoverirebbe l’offerta formativa dell’intera città, ma valuta improponibile ed inefficace la soluzione del taglio di uno o più licei. L’assemblea sostiene quindi la proposta dell’autoridimensionamento a quattordici prime senza ricorrere a criteri di meritocrazia. L’assemblea decide di avviare, in piena trasparenza, incontri con le forze politiche, con le Istituzioni, con le organizzazioni sindacali, per chiarire la natura della propria proposta che appare rispettosa della realtà cittadina. L’assemblea invita quindi il Collegio ed il Consiglio di Istituto a criteri non meritocratici nella gestione delle iscrizioni alle classi prime per l’anno scolastico 2014-2015.
KUTUFA’ RICEVE GLI STUDENTI
Alla notizia che al Cecioni è previsto lo spostamento di due licei (scienze umane, ex sociopedagogico, all’Isis Niccolini Palli, e indirizzo scientifico, ex indirizzo Brocca, all’Enriques) oggi 6 novembre docenti (in permesso sindacale) e studenti (in assemblea di istituto) per un totale di circa 400 persone hanno protestato dandosi appuntamento sotto le finestre della Provincia, ente che ha la competenza delle scuole superiori. La protesta è scoppiata anche su Twitter dove è stato creato l’hashtag #giulemanidalcecioni. Il presidente della Provincia, Giorgio Kutufà, ha ricevuto, insieme al vicepresidente e assessore all’istruzione, Fausto Bonsignori, una delegazione di studenti del Liceo Cecioni. All’incontro, a palazzo Granducale, hanno partecipato anche alcuni ragazzi della consulta studentesca e un genitore. Il presidente, dopo aver rassicurato gli studenti circa il fatto che le eventuali ipotesi di riorganizzazione dell’offerta scolastica non riguarderanno in alcun modo coloro che già frequentano l’istituto, ha illustrato le problematiche che la Provincia sta affrontando, di concerto con la Direzione scolastica provinciale, in vista dell’approvazione della nuova programmazione della rete scolastica provinciale. “In primo luogo – ha affermato Kutufà – la Provincia in questi anni ha sempre operato per l’ampliamento dell’offerta formativa, lavorando perchè si concretizzassero nuovi indirizzi scolastici, come ad esempio il liceo coreutico e musicale. Nell’attuale contesto è però necessario mantenere un equilibrio tra le varie scuole”. “Le proposte che stiamo vagliando con il provveditorato – ha aggiunto Kutufà – riguardano l’ipotesi di offerta dei vari indirizzi”.
Il presidente ha, poi, evidenziato anche i problemi di “capienza” massima di studenti che il Cecioni ha già raggiunto, utilizzando anche aule in precedenza del vicino istituto Buontalenti. “Quest’anno, a fronte dell’uscita di 8 quinte classi, il Cecioni ha avuto ben 16 prime. Se si mantiene questo trend non sarà possibile comunque, per la scuola, accettare tutte le nuove iscrizioni per il prossimo anno. Per questo è opportuno affrontare per tempo la questione con un’attenta programmazione della rete scolastica che, pur mantenendo intatta l’intera offerta formativa, garantisca a tutti i ragazzi di poter scegliere di frequentare l’indirizzo voluto”. Gli studenti hanno espresso viva preoccupazione per l’eventualità che lo spostamento di alcuni indirizzi verso altre scuole, possa far perdere al Cecioni quelle prerogative che ne hanno fatto un fattore di crescita.
Il presidente e il vice presidente si sono impegnati a incontrare nuovamente gli studenti non appena le proposte sulla nuova programmazione saranno meglio definite insieme alle altre istituzioni preposte, prima tra tutti la Direzione scolastica provinciale. Successivamente gli amministratori hanno incontrato anche gli insegnanti del Cecioni, i quali hanno ribadito l’importanza del mantenimento di tutti gli indirizzi scolastici attualmente attivi al liceo. Anche con loro il presidente Kutufà ha richiamato le problematiche connesse alla programmazione per l’anno 2014-2015, assicurando i presenti che le ragioni addotte da studenti e insegnati del liceo Cecioni saranno tenute in considerazione nel percorso di confronto sulla nuova rete scolastica.
COSIMI RICEVE GLI STUDENTI
Il sindaco Alessandro Cosimi ha ricevuto a Palazzo Municipale una delegazione di insegnanti, genitori e studenti del liceo Francesco Cecioni, che hanno manifestato questa mattina in piazza Civica di fronte alla Provincia contro l’annunciata riorganizzazione e il forte ridimensionamento della scuola.
Cosimi ha ascoltato le ragioni della protesta, registrando (e apprezzando) il dato che quello che il “Cecioni” rivendica è di poter continuare a lavorare nella “qualità” e di non essere penalizzato. Nell’apprendere che tutti gli indirizzi del liceo Cecioni lavorano in sinergia, attraverso progetti didattici ma anche extrascolastici, Cosimi ha approvato la linea espressa dalla delegazione: fare cioè una rivendicazione di “sistema”, non di “scuola contro scuola”. Il Sindaco, nel ricordare di non avere competenza sulle scuole superiori cittadine – funzione che spetta all’ente provinciale – si è dichiarato comunque disponibile ad approfondire la questione chiedendo ai rappresentanti della scuola di avere la proposta che hanno elaborato per la Provincia. “Ritengo – ha detto Cosimi – che sia necessario un confronto puntuale e approfondito con chi è direttamente coinvolto nella vicenda”.
La lettera degli insegnanti del Cecioni
E’ stata diffusa la notizia che il piano di programmazione della rete scolastica per il prossimo anno prevedrebbe lo spostamento di due licei del Cecioni (Scientifico e Scienze Umane) ad altre scuole cittadine. Sarà forse perché il Cecioni viene scelto da un numero di famiglie crescente negli anni che trovano in questa scuola la risposta alle loro aspettative?
Sarà forse perché questa scuola accoglie docenti e studenti uniti da un’idea di scuola viva, basata su didattiche innovative? Sarà forse perché questa scuola ha sempre mostrato apertura ed attenzione per ogni forma di diversità o forse perché il Cecioni è stato scelto come scuola polo per diversi progetti a livello nazionale ed europeo?
Un simile taglio sarebbe negativo non solo per il Cecioni ma per l’offerta formativa di tutto il territorio. Non sarebbe un semplice spostamento fisico di alunni da un istituto ad un altro ma l’eliminazione di una sana concorrenza tra le scuole cittadine e l’annullamento del lavoro che da tanti anni identifica il Cecioni come scuola unica nella sua articolazione in cinque licei.
(foto Simone Lanari)
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