Al “Niccolini PallI” si parla di poesia
Si inaugurano all’Isis “Niccolini-Palli” gli ormai tradizionali Incontri con l’autore, con i quali la scuola propone a studenti e cittadini l’occasione di conoscere da vicino alcuni scrittori di Livorno, ma anche tra i più affermati a livello nazionale. La rassegna prende il via mercoledì 11 novembre alle 15.30 con la presentazione della raccolta di poesie Mancanze, di Alessandro Fo. La scelta di aprire i nostri appuntamenti con la poesia rappresenta una novità, con la quale intendiamo contribuire a che il genere poetico entri sempre più nella nostra quotidianità, con la sua dimensione intima e il peso di cui è caricata ciascuna sua parola.
Sono stati però i nostri studenti a suggerirci questa possibilità, con l’accoglienza riservata al Prof. Fo in occasione di una lezione dal titolo “Sogni pastorali e drammi della Storia: fra Mantova e il Lager”, tenuta il 13 ottobre scorso nell’aula magna del nostro Liceo. Fo, studioso di letteratura latina, disciplina che insegna presso l’Università degli Studi di Siena, dopo essersi a lungo occupato della poesia virgiliana e aver di recente pubblicato la sua apprezzatissima traduzione dell’Eneide, ha catturato l’attenzione della platea di studenti e insegnanti parlando del poeta ebreo ungherese Miklós Radnóti (1909-1944) e delle egloghe da lui scritte a partire dal modello virgiliano. Di Radnóti ci resta l’ultimo taccuino di versi, il cosiddetto Taccuino di Bor, ritrovato nel suo impermeabile quando, a fine giugno 1946, fu riaperta la fossa comune nella quale era stato seppellito. In seguito all’avanzata russa e alla smobilitazione dei campi nella zona mineraria di Bor, in Serbia, fu ucciso con un colpo alla nuca, insieme a un gruppo di ebrei internati, nella marcia di trasferimento verso Ungheria e Germania. Quando il taccuino fu ritrovato, i primi cinque dei dieci componimenti che conteneva (Settima ecloga, Lettera alla sposa, Ottava ecloga, A la recherche, Marcia forzata) erano già quasi del tutto svaniti a causa delle infiltrazioni d’acqua. Tuttavia erano stati messi in salvo perché consegnati in copia a un amico in partenza da Bor nel settembre 1944 con un diverso scaglione di deportati. Gli altri cinque (Radice e Cartolina postale 1., 2., 3., 4.) si salvano solo nel quaderno.
Agli Incontri di quest’anno parteciperanno, oltre a Fo, Massimo Ghelardi il 20 nov. alle ore 16.30, Giampaolo Simi il 15 gen. alle ore 16.30, Marco Vichi il 17 feb. alle ore 16.30, Paolo Lago il 16 mar. alle ore 15.00, Antonio Moresco il 15 aprile, alle ore 15.00. Gli incontri si svolgeranno nell’Aula Magna del Liceo Classico in via Ernesto Rossi 6.
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