Zanzara tigre, allarme virus: via alla disinfestazione. Il dottor Sani: “I pazienti stanno bene, nessun rischio”

Su richiesta dell’Azienda Usl 6, il sindaco Filippo Nogarin ha emanato questa mattina un’ordinanza contingibile e urgente per fare effettuare, ai tecnici Aamps una disinfestazione da zanzare tigre (Aedes albopictus) in via Liverani, nelle notti di oggi, mercoledì 16 settembre, domani giovedì 17 settembre e venerdì 18 settembre.
L’Unità Malattie Infettive dell’Ospedale di Livorno ha infatti segnalato al Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL 6 di Livorno due casi di chikungunya, virus che si trasmette attraverso le zanzare, e in particolare attraverso la zanzara tigre.
Le due persone avrebbero contratto il virus in occasione di un recente viaggio in Messico, in cui la malattia è endemica.
La disinfestazione è considerata particolarmente urgente poiché in via Liverani c’è un Nido (Villa Liverani) con giardino.

Il Dr. Spartaco Sani direttore della Uo Malattie Infettive entra nel merito ai due casi di Chikungunya – “La febbre da Chykungunya è una malattia virale ad evoluzione spontanea favorevole, benigna, trasmessa da zanzare del genere Aedes , molto diffusa nelle regioni tropicali asiatiche ( paesi ed isole dell’oceano Indiano, Thailandia, Indonesia )e del centro america ( regione caraibiche particolarmente ); si manifesta con febbre, dolori articolari anche importanti ed una eruzione cutanea; nell’arco di al massimo una decina di giorni solitamente tutto si risolve. La malattia interessa i viaggiatori che trascorrono periodi in tali paesi; il primo caso diagnosticato a Livorno fu nel marzo 2006 ,in una signora livornese che aveva trascorso un periodo di vacanza in Madagascar.Da allora abbiamo diagnosticato diversi casi sia di Ckykungunya che di Dengue ( altra malattia con le stesse caratteristiche cliniche ,di diffusione geografica e modalità di trasmissione ) sempre esclusivamente in persone al ritorno da viaggi e tutti ad evoluzione benigna.Esiste la possibilità che questi virus possono essere trasmessi dalla zanzara tigre presente nei nostri territori : nel 2007 nella zona di ravenna si è verificata un importante focolaio epidemico con oltre 200 casi; è per questo viene fatta la disinfestazione dalle zanzare nella zona di residenza delle persone che risultano avere contratto l’infezione.
Nel caso dei due pazienti attuali, sono giunti alla nostra osservazione subito al rientro dal viaggio in Messico quando la sintomatologia clinica era di fatto risolta;dato che la contagiosità ( la possbilità di trasmettere il virus alle zanzare tigre che poi possono trasmettere a loro volta l’infezione a persone del luogo) è limitata sostanzialmente al periodo febbrile, la possibilità che avvenga trasmissione è bassissima se non inesistente. I due pazienti stanno bene , hanno avuto una forma blanda, che era per questo anche di non facile diagnosi. La disinfestazione è obbligatoria ed opportuna, ma nessun allarmismo.Non vi sono in questo contesto rischi reali di diffusione della malattia.
Chi viaggia, soprattutto in paesi tropicali, deve essere informato sull’esistenza di queste malattie , sulle precauzioni da prendere durante il viaggio e su come comportarsi se al ritorno compare febbre : rivolgersi immediatamente ai pronto soccorso o ai centri di malattie infettive per un rapido inquadramento diagnostico : mai sottovalutare una febbre in queste circostanze, prima di tutto per escludere la malaria che, se non curata rapidamente, può essere mortale”.

L’intervento dei tecnici Aamps consisterà in:
1. Effettuazione interventi adulticidi in orario notturno con particolare riguardo ai parchi e ai giardini pubblici limitrofi a via Liverani 20, compreso il giardino dell’asilo nido villa Liverani;
2. Intensificazione del monitoraggio viste le condizioni meteorologiche;
3. Esecuzione eventuali interventi adulticidi, larvicidi e rimozione dei focolai in aree private (porta-porta);contestuale trattamento larvicida nelle tombinature pubbliche.

Nell’ordinanza è precisato che “il sindaco comunica a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e in generale, a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni in un raggio di 150 m da via Liverani n. 20:

1. che nei giorni 16, 17 e 18 settembre 2015, nelle ore notturne, prima dell’alba, verranno eseguiti 3 interventi di disinfestazione lungo le aree pubbliche nella zona sopra descritta;
2. che nelle ore diurne, a partire da oggi, verranno eseguiti da A.AM.P.S. interventi larvicidi e di disinfestazione con rimozione dei focolai larvali nelle aree private nella zona di cui trattasi;
3. che risulta pertanto indispensabile permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per l’effettuazione dei trattamenti larvicidi, adulticidi e la rimozione dei focolai larvali presenti nelle aree private interessate;
4. che risulta necessario chiudere le finestre durante le ore notturne dei giorni 16, 17 e 18 settembre, in quanto verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali;
5. che gli interventi saranno condotti dalla Ditta A.AM.P.S. S.p.A., per conto del Comune, con personale riconoscibile mediante cartellino;
6. che occorre attenersi a quanto prescritto dagli addetti all’attività di disinfestazione per evitare che tali focolai abbiano a riformarsi;

CHE COS’E’IL VIRUS CHIKUNGUNYA

Come specificato sul sito del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità , la chikungunya è una malattia virale caratterizzata da febbre acuta e trasmessa dalla puntura di zanzare infette.
La prima epidemia nota è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia forse attribuibile allo stesso agente virale. A partire dagli anni Cinquanta, varie epidemie di chikungunya si sono verificate in Asia e in Africa. In Europa nell’agosto 2007 sono stati notificati i primi casi autoctoni in Emilia Romagna.
Sintomi e quadro clinico
Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si manifesta una sintomatologia simil-influenzale che include febbre alta, brividi, cefalea, nausea, vomito e soprattutto importanti artralgie (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), tali da limitare molto i movimenti dei pazienti che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche.
Si può sviluppare anche un esantema maculopapulare pruriginoso. Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, ma i dolori articolari possono persistere anche per mesi. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica (ma non in modo così grave come nella dengue) entro 3-5 giorni, o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.
Vettori e agente responsabile
Il virus responsabile della chikungunya appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. È trasmesso dalle zanzare del genere Aedes, come Aedes aegypti (la stessa che trasmette la febbre gialla e la dengue) ed è presente soprattutto in zone rurali, mentre è raro o addirittura assente in vicinanza dei centri abitati.
Un altro importante vettore è Aedes albopictus, comunemente chiamata zanzara tigre, che è anche presente nei centri abitati del nostro paese. Questa zanzara è considerata il vettore che ha determinato la diffusione di questo virus nelle isole dell’area indiana. Inoltre anche varie specie del genere culex, sono state indicate come potenziali vettori per questo agente virale.

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