Liste d’attesa, intesa Asl-medici per ridurle. I dettagli

E’ stato siglato il 30 maggio scorso l’ accordo integrativo aziendale tra azienda Asl 6 di Livorno e Medici di Medicina Generale (Medici di famiglia) , ai quali viene affidato un ruolo ancora più centrale per l’assistenza dei cittadini sul territorio.

I punti più importanti sono:
• La piena operatività della nuova organizzazione che vede i Medici di Medicina Generale e i Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), uniti in Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT).
Le AFT sono costituite da gruppi di Medici che svolgono la loro attività in un territorio omogeneo, ed operano presso gli ambulatori attualmente già utilizzati; sono coordinate da un Medico, scelto tra gli associati, che mantiene rapporti diretti e costanti con le varie strutture dell’ASL6 per il governo delle cure primarie ed i rapporti con l’Ospedale.
Le AFT consentono il confronto professionale, la verifica di qualità dell’assistenza tra i Medici ed il monitoraggio della domanda e dei bisogni, anche attraverso lo strumento del budget.
• Estensione della “sanità d’iniziativa” che consiste nell’innovativa modalità di cura delle malattie croniche (diabete, scompenso cardiaco, ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva) attraverso percorsi e protocolli coordinati tra medici specialisti, Medici di Medicina Generale con il supporto di infermieri e altro personale sanitario.
• Appropriatezza nell’utilizzo delle risorse dei farmaci, delle prestazioni specialistiche e della diagnostiche, anche attraverso la prescrizione in modo differenziato a seconda della priorità d’accesso. Da tutto ciò l’azienda si attende una riduzione dei tempi di attesa.

“I cittadini possono trarre notevoli benefici dall’ aggregazione dei medici di famiglia, garanzia di confronto professionale e di conseguente miglioramento delle prestazioni, – dichiara Pasquale Cognetta, segretario Provinciale Fimmg – inoltre il supporto del personale di segreteria ed infermieristico permetterà di organizzare meglio il lavoro e di intervenire attivamente sulle patologie croniche attraverso la Medicina d’ Iniziativa, senza aspettare le complicazioni, ma cercando di prevenirle.
Tutto questo richiede anche un impegno economico che la Regione e la ASL devono considerare ricerca di efficienza e non spreco di risorse. Eliminare o almeno semplificare la burocrazia, – continua Cognetta – è un altro aspetto fondamentale, aspetto che richiede chiarezza delle regole, buon senso e impegno di tutti (personale del CUP, medici di medicina generale, medici specialisti ). La Commissione prevista dall’ Accordo si occuperà anche di questi aspetti”.

 

 

Riproduzione riservata ©