Communia Livorno: “Giusto lo sciopero della sanità”

Venerdì 12 sciopero della sanità provincia di Livorno indetto dalle Rsu. I lavoratori e le lavoratrici della sanità livornese vivono da anni una situazione di difficoltà per quanto riguarda il salario e le condizioni del lavoro. Come tutti i lavoratori pubblici pagano il prezzo della crisi con il blocco del contratto nazionale che dura ormai da 7 anni, il blocco del turn over , che provoca carenze di organico e di aumento dei ritmi di lavoro .
Ma a tutto questo va aggiunto “la specificità “ della situazione livornese che partiva da una situazione già difficile, con tagli al personale e al salario accessorio , riduzione dei posti letto, accorpamenti e chiusure di servizi, reparti. Ormai da anni la sanità viene tagliata e ridotta, mentre diminuiscono i servizi per la popolazione : ormai si stimano a più di 4 milioni, in Italia, le persone che rinunciano alle cure del SSN per i costi o per le difficoltà ad accedervi. Liste di attesa lunghissime anche per esami fondamentali, ticket per esami che ormai superano i costi degli stessi fatte da strutture private. Questo per due motivi, da una parte tagliare la Sanità essendo uno dei capitoli di spesa più alti, serve immediatamente al governo e alle regioni a fare cassa, dall’altra si incentiva la sanità privata e le assicurazioni garantendone i profitti.
I lavoratori e le lavoratrici della sanità vivono questa situazione, spesso dovendo gestire situazioni pesanti diventando quasi controparte delle legittime aspettative dei pazienti e dei loro familiari.
Crediamo che lo sciopero sia giusto, necessario e per questo siamo a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, pensiamo però che per vincere ed avere dei risultati, i temi debbano essere ampliati per coinvolgere anche i cittadini e la popolazione del territorio.
Bisogna che sia abbandonato il concetto della sanità ad intensità di cura che ha prodotto l’ulteriore peggioramento della qualità della sanità livornese, che siano difesi ed allargati i servizi territoriali, prima fra tutti i presidi ospedalieri di tutta la provincia. La sanità livornese deve essere calibrata sulle basi delle vere esigenze della popolazione , in una provincia che ,purtroppo , è ai primi posti sia per inquinamento e sia morti per tumore. Va respinta con forza la creazione delle mega aziende,volute dalla regione Toscana, carrozzoni amministrativi che saranno utili solo a creare altra burocrazia ,aumentando le poltrone ben retribuite, e a diminuire ulteriormente personale e servizi.
Vanno respinti gli ulteriori tagli alla sanità, di governo e regione,che anzi deve essere rifinanziata, abolendo gli odiosi ticket, partendo da quelli che colpiscono le fasce di popolazione più povere. La sanità deve essere gratuita ed universale. Gli sprechi sono nelle mega retribuzioni dei dirigenti, non negli stipendi e nel numero di esami. I soldi ci sono. Se finanziare gli inutili caccia F35 o ospedali e ambulatori è una scelta tutta politica, non una casualità. Su questi temi pensiamo sia possibile costruire mobilitazione e conflitto che crei un’alleanza fra i lavoratori della sanità e la popolazione, vittime di scelte politiche ed economiche al sevizio di chi lucra e cerca il profitto a scapito della salute e dei diritti.
Fabio Gatto, Rosalba Volpi-

Communia Livorno

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