Asl a Fiorentina, niente farmaci e nessuno avverte i pazienti. Il caso finisce in Regione

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La prenotazione c’era, un appuntamento dato due mesi fa per un ciclo di infiltrazioni cortisoniche. E la paziente si è presentata il 19 novembre, alle 12, al distretto Asl di Fiorentina. Sorpresa: niente terapia, perché le dosi non c’erano, nessuno sa perché manchino e, come sempre, la colpa morì fanciulla . Come a quell’anziana signora, era successo prima, nella stessa mattinata, ad un’altra decina di pazienti che con tanto di ricetta e foglio di prenotazione si erano presentate al secondo piano della struttura sanitaria. Tutte rimandate indietro, tra malumore, rabbia, sconcerto. Perché nessuno le aveva avvertite che la terapia non avrebbe potuto essere somministrata, evitando così disagi e un viaggio a vuoto? E’ questo il senso della lamentela espressa in una lettera che ci è stata inviata da un nostro lettore, trasmessa anche all’Asl alla quale abbiamo chiesto una risposta in merito.
“Il 19 novembre ho accompagnato mia madre, 85 anni,non autosufficiente, ricoverata in una Rsa, al distretto Usl di Fiorentina per un ciclo di tre infiltrazioni cortisoniche ad una mano (questa sarebbe stata la seconda) prenotato circa due mesi fa al Cup della stessa struttura. Al primo appuntamento avevo trovato una dottoressa brava e disponibile,ed è stata lei stessa a venirci incontro dicendoci che purtroppo le dosi cortisoniche non erano disponibili, che erano esaurite…. e che quindi. ..Quindi, niente da fare. ” Sa, non è colpa nostra se le dosi non ci sono, e comunque non siete i soli, prima di voi abbiamo dovuto rimandare indietro altre otto persone, anche loro avevano l’appuntamento, ma se il cortisone non c’è…”, taglia corto infastidita (solo lei…) l’assistente della dottoressa che sul suo tavolo in sala d’attesa ha il foglio con tanto di orari degli appuntamenti, nome e cognome del paziente, indicazione della terapia. Due domande, che avrei voluto rivolgere alla responsabile della struttura, che ho cercato ma che era assente: chi avrebbe dovuto segnalare la mancanza di farmaci da somministrare a pazienti ai quali era stato fissato un appuntamento due mesi prima? E perchè, se la terapia non poteva essere eseguita, nessuno si è preoccupato di avvertire pazienti che pure erano facilmente contattabili tramite indirizzi e numeri telefonici scritti sui moduli degli appuntamenti? Non dico che questo sia un caso di malasanità. Dico solo che la sanità, comparto di trincea della nostra vita sociale, talora potrebbe funzionare assai meglio se vi fosse un pizzico in più di spirito di servizio e di buona volontà. Segnalo l’accaduto anche all’Usl, non tanto per uno sfogo personale ma con l’auspicio che simili segnalazioni possano servire ad evitare disservizi a discapito del cittadinio e a richiamare operatori un po’ indolenti ai loro doveri”.

Furio Domenici

 IL CASO FINISCE  IN REGIONE
“Un’interrogazione sui disservizi subiti il 19 novembre da alcuni utenti del distretto Asl di Fiorentina che, come riportato da alcuni mezzi di informazione, nonostante la prenotazione ottenuta mesi prima, si sono visti negare le cure a causa della mancanza di farmaci, come riferito ai pazienti dagli stessi infermieri”. È l’annuncio del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra di Alfano e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri.
“Nei giorni scorsi – sottolinea – alcuni pazienti si sono recati al distretto di Fiorentina per ricevere un ciclo di infiltrazioni cortisoniche prenotato nei mesi precedenti al Cup della stessa struttura. Ma qui gli è stato detto che a causa dell’indisponibilità delle dosi cortisoniche la cura doveva essere rimandata. Come del resto accaduto ad altre 8 persone. Quello che chiederemo in Consiglio è se la dinamica di questa vicenda abbia a che fare col processo di riorganizzazione degli Estav attualmente in corso, e se per quanto pazienti si siano verificati disservizi di questo genere e che tipo di misure di ristoro dei danni siano previste in caso di rinvio della visita senza nessun preavviso. E’ giusto che l’Asl chieda un risarcimento ai pazienti che non si presentano alla visite fissate senza disdire l’appuntamento ma sarebbe giusto introdurre una norma analoga a quella con cui la Giunta specifica che nell’eventualità in cui l’Asl non renda disponibile la visita specialistica entro quel tempo massimo previsto, riconoscerà all’utente un risarcimento economico di 25 euro”.

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