In arrivo 20 profughi nell’ex distretto Asl

L’Azienda Usl 6 e la Prefettura di Livorno hanno stipulato una convenzione per la concessione dell’ex distretto di via Piave da utilizzare come dimora di prima accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale. L’immobile, non utilizzato dall’Azienda USL 6, a partire dal 30 marzo sarà a disposizione della Prefettura che potrà impiegarlo per ospitare fino a 20 persone tra quelle interessate al “Piano nazionale per fronteggiare il flusso straordinario di cittadini extracomunitari, famiglie e minori stranieri non accompagnati”.

“Si tratta di un’emergenza che non cesserà in tempi brevi – ha spiegato la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi – per cui monitoriamo costantemente la situazione e cerchiamo, d’intesa con prefetture, istituzioni e tutti i soggetti del Terzo settore attivi sul territorio, di reperire soluzioni di accoglienza per far fronte ai nuovi arrivi. Ovviamente, come ho già ribadito in altre occasioni e come è avvenuto anche in questo caso, la nostra intenzione è quella di gestire i flussi secondo il modello toscano di accoglienza diffusa, che si è rivelato appropriato e meno impattante a livello locale. L’accordo di oggi – ha concluso Saccardi – è il primo di questo tipo che coinvolge una Asl e a tal proposito vorrei ringraziare il direttore Eugenio Porfido per la collaborazione”.

“Questo accordo – spiega Eugenio Porfido, direttore generale dell’Azienda USL 6 di Livorno – ci permette di mettere immediatamente a disposizione una nostra struttura per un’esigenza, seppur diversa da quella originaria, ma comunque pubblica. Si tratta di uno dei primi accordi di questo tipo e dimostra come dalla collaborazione fra istituzioni possano nascere risposte sempre più adeguate ed efficaci alle richieste emergenti”.

Il prefetto di Livorno, Tiziana Costantino, nel manifestare la propria soddisfazione per la stipula della convenzione, auspica che tali sinergie istituzionali possano concorrere alla gestione degli straordinari flussi migratori e costituire modello anche per altri soggetti istituzionali presenti sul territorio.

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