Uno sportello di consulenza per le vittime di reato

Supportare le persone vittime di reato, fornendo loro un sostegno gratuito e qualificato che le aiuti a superare la condizione di vulnerabilità. E’ questo l’obiettivo principale dello Sportello di assistenza alle vittime di reato, presentato oggi a Palazzo Granducale dai soggetti promotori del progetto VIS Network, di cui la Provincia di Livorno è capofila.
Il servizio, finanziato con i fondi del Programma Europeo Criminal Justice della Commissione Europea, è nato dalla volontà dei partner aderenti alla rete VIS Network (istituzioni, pubbliche amministrazioni, forze dell’ordine, servizi sociali e sanitari, associazioni di settore, associazioni di volontariato) di dare un sostegno gratuito alle persone che hanno subito un reato, nonchè fornire una serie di attività indirette a favore degli operatori, della rete di servizi e della comunità locale.
Il progetto VIS si articola in tre diversi protocolli attivati, o in via di formalizzazione, a Livorno, Pisa e Mantova.
“Lo sportello – ha detto la Consigliera provinciale di Parità, Cristina Cerrai – è il prodotto di un lavoro congiunto, portato avanti da tutti i soggetti della rete Vis del territorio provinciale di Livorno, che vede riunite competenze e professionalità diverse, messe a sistema per integrare le varie attività tra loro e migliorare l’efficacia degli interventi”.

Lo sportello si rivolge a tutte le persone – vittime di reato in senso ampio – indipendentemente dalla loro età, genere, nazionalità, origine etnica, religione, condizione sociale ed economica con particolare riguardo alle fasce maggiormente esposte a rischio e a vulnerabilità (donne, minori, anziani, disabili).

“In questo senso – ha aggiunto Cerrai – sono state avviate azioni mirate, proprio a partire dalle diverse competenze che ogni partner può offrire. Per esempio con le forze dell’ordine è stato possibile mettere in campo un servizio di raccolta a domicilio delle denunce da parte di soggetti non deambulanti, mentre il provveditorato agli studi favorisce la diffusione della conoscenza dello sportello presso gli studenti”.

LE ATTIVITA’ DELLO SPORTELLO VIS SI ARTICOLANO IN 4 FASI
Un primo momento è costituito dall’informazione che l’utente può riceve sui vari servizi presenti sul territorio. Quindi si passa all’accoglienza vera e propria, con operatori qualificati e appositamente formati, messi a disposizione dalle varie associazioni, che potranno fornire un orientamento sulle possibilità di intervento, fino ad arrivare ai percorsi specialistici, cui il soggetto è eventualmente indirizzato, e che prevedono l’informazione sui diritti, il sostegno psicologico, il trattamento integrato psicologico e psichiatrico e la mediazione.
La sede dello sportello è presso la Provincia di Livorno (Palazzo Granducale, Piazza del Municipio 4- 57123 Livorno – piano 3°). Il servizio è coordinato dalla Consigliera di Parità della Provincia di Livorno Avv. Cristina Cerrai.
Per contatti diretti un operatore di accoglienza è presente il martedì e giovedì pomeriggio dalle h. 15.00 alle h. 19.00; per contatti telefonici si può chiamare dal lunedì al venerdì mattina dalle h. 9.00 alle h. 13.00 il num. 0586-257229; oppure è possibile scrivere alla seguente email: [email protected]

Alla presentazione hanno preso parte i rappresentanti della rete di partenariato. Sandra Capuzzi, (presidente Società della Salute di Pisa, partner referente Zona Pisana) e Angelo Puccia (Associazione Libra Onlus, partner Centro di aiuto alle vittime di reato della Provincia di Mantova) hanno illustrato le attività già in essere nelle rispettive zone. Andrea Borghini, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, ha parlato dei percorsi formativi realizzati a Livorno e Pisa, che hanno visto coinvolti 119 soggetti tra Livorno e Pisa (altri 157 operatori sono stati formati a Mantova dalla Scuola di Alta Formazione in Scienze Criminologiche). L’Università, in collaborazione con Libra, è inoltre impegnata nella stesura delle Linee guida per gli operatori dei Centri di Supporto alle Vittime di Reato, che saranno presentate in un convegno che si terrà nella primavera del 2015.
Sui servizi già presenti nei vari settori di competenza del servizio sanitario è intervenuta Laura Adorni, dell’USL 6 di Livorno.
La rete locale di Livorno vede riuniti 27 soggetti tra istituzioni, forze dell’ordine, servizi sanitari, associazioni del sociale, volontariato, organismi di parità di genere (Regione Toscana, Università di Pisa – Dipartimento Scienze Politiche, Azienda Usl 6 di Livorno, Provincia di Livorno Sviluppo, Questura, Prefettura, Comando provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Consigliera provinciale di Parità, Ufficio Scolastico provinciale, Comuni di Livorno, Piombino e Cecina, SVS – Pubblica Assistenza di Livorno, AUSER, AIDO, Fondazione Caritas, Arci Bassa Val di Cecina, Arcigay Livorno “Il Faro”, Associazione Ippogrifo, Associazione Randi, Centro Servizi Donne immigrate, Osservatorio Italiano di Vittimologia, Comune di Castagneto, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna del Ministero di Giustizia, l’Associazione P24 Lila di Livorno).

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