Operazioni anti-bracconaggio della Polizia Provinciale
Si intensificano le operazioni antibracconaggio della Polizia Provinciale di Livorno. Nei mesi estivi, infatti, gli animali selvatici, spinti dalla necessità di procurarsi il di cibo, si avvicinano ai campi coltivati offrendo maggiori occasioni di azione ai bracconieri.
Nelle scorse settimane, gli uomini del Distaccamento di Venturina hanno sorpreso un individuo, V.P. di Suvereto, nel momento in cui collocava alcuni lacci in acciaio per la cattura di cinghiali ed istrici. Insospettiti dal ritrovamento, in località Volpaiole, di alcune pietre sotto le quali era stato messo del granturco, gli agenti hanno effettuato diversi appostamenti che hanno consentito di individuare l’uomo impegnato nell’atto di posizionare i lacci. Nei suoi confronti è scattata una denuncia penale per esercizio di caccia con mezzi non consentiti ed in periodo di divieto generale dell’attività venatoria, reati per i quali la legge prevede una forte ammenda. I lacci, strumenti micidiali che provocano la morte dell’animale dopo strazianti sofferenze, sono stati sequestrati per essere poi distrutti.
Negli stessi giorni, sempre una pattuglia della Polizia Provinciale del distaccamento di Venturina è intervenuta in località Botro ai Marmi, nel comune di Campiglia M.ma, dove era stata notata la presenza di numerose tracce di cinghiali, i quali, durante la notte, per recarsi nei luoghi di pastura, percorrevano sempre lo stesso sentiero. Un comportamento anomalo, che ha indotto gli agenti ad effettuare accurati sopralluoghi che hanno portato ad individuare un’abitazione verso la quale si dirigevano con insistenza i cinghiali. Le guardie hanno, quindi, accertato la presenza di una gabbia predisposta per la cattura dei cinghiali nonché, nelle immediate vicinanze, di un piccolo recinto all’interno del quale erano stati appena catturati sette esemplari, una grossa femmina con sei cuccioli già svezzati. Gli accertamenti portavano immediatamente all’individuazione del responsabile, D.G., abitante in Campiglia M.a, che è stato denunciato all’autorità giudiziaria per cattura con mezzi illegali in periodo di chiusura generale dell’attività venatoria. La gabbia ed il recinto sono stati sequestrati. L’individuo rischia una sanzione penale consistente in una forte ammenda.
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