Energia dal mare, test a Castiglioncello
La società inglese 40South Energy, fortemente radicata anche sul territorio toscano, e il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno CIBM sottoscrivono un protocollo di intesa per valutare gli eventuali impatti ambientali della innovativa macchina progettata e costruita dall’azienda capace di produrre energia elettrica dal moto ondoso.
Il primo Wave Energy Converter di nuova generazione è stato installato nel sito test in concessione a 40South Energy a un miglio e mezzo da Punta Righini (Castiglioncello) e due miglia dal porto turistico Marina Cala de’ Medici con un impatto visivo zero essendo completamente immerso.
Lo scopo della sperimentazione è di verificare il corretto funzionamento della macchina e le eventuali criticità che possono emergere durante il suo esercizio sia dal punto di vista ingegneristico che ambientale. Nullo l’impatto visivo, quello ambientale è stato comunque già preventivamente valutato, ma la società 40 South Energy intende andare ben oltre le ordinarie verifiche preventive quando si affrontano i temi ambientali. Infatti, nell’ambito dell’attuale sperimentazione grazie al protocollo di intesa sottoscritto con il CIBM di Livorno sarà possibile, durante il funzionamento della macchina e non solo in sede progettuale, raccogliere informazioni di carattere fisico-chimico e biologico per dimostrare che l’impatto nell’ambiente marino non è significativo.
“Siamo fortemente soddisfatti di collaborare con un’azienda così innovativa ed attentissima alle problematiche ambientali come la 40South Energy, il CIBM di Livorno contribuirà all’approfondimento degli aspetti ambientali legati all’attività di produzione di energia elettrica dal mare – commenta il Presidente Massimo Gulì ed assessore all’ambiente del Comune di Livorno – una vera e propria nuova attività di ricerca che come di consueto perseguiremo in modo rigorosamente scientifico”. “Dopo una prima collaborazione intrapresa qualche anno fa con l’Università di Roma 3 questa è la seconda collaborazione scientifica di 40South Energy con un ente di ricerca italiano. Puntiamo molto sulla compatibilità ambientale dei nostri prodotti e quindi la collaborazione con il CIBM è per noi strategica” – commenta il CEO di 40 South Energy Dr. Michele Grassi.
Riproduzione riservata ©