Codice Rosa e Centri Antiviolenza. Tavola rotonda in Provincia su un anno di attività
Ad un anno dall’avvio della sperimentazione del Codice Rosa presso l’Azienda Sanitaria di Livorno, la Commissione provinciale per le Pari Opportunità organizza un confronto sull’esperienza in atto, alla luce anche della collaborazione con i Centri Antiviolenza del territorio.
Se ne discute nella tavola rotonda in agenda il 12 marzo, alle 15.30, a Palazzo Granducale.
All’iniziativa, coordinata da Angela Gueli della commissione P.O., partecipano il presidente della Provincia, Giorgio Kutufà e l’assessore alle P.O., Maria Teresa Sposito.
Introdurrà i lavori Rossella Lupi, presidente della commissione P.O.. Interverranno Paola Magneschi, referente del progetto Codice Rosa per la Regione Toscana, Giuseppe Izzo, sostituto procuratore della Repubblica di Livorno, Eugenio Porfido, direttore generale dell’Asl 6, Rosa Maranto, referente progetto codice Rosa per l’Asl 6.
Il Codice Rosa si aggiunge ai normali codici di triage del pronto soccorso (rosso, giallo, verde e azzurro) e identifica uno specifico percorso di accesso alle cure riservato alle vittime di violenze: donne, bambini, anziani, immigrati, omosessuali. Il codice viene assegnato da personale appositamente formato, in grado di riconoscere i segnali, non sempre evidenti, di una violenza subita anche se non dichiarata. I questi casi entra in funzione una Task Force composta da personale sanitario (medici, infermieri, psicologi) e forze dell’ordine.
In Toscana la sperimentazione del Codice Rosa è iniziata nel 2010, con la Asl di Grosseto capofila, cui hanno fatto seguito le Asl di Lucca, Prato, Arezzo, Viareggio. Nel 2013 il progetto è stato esteso anche alle Asl di Livorno, Pisa, Empoli e Firenze ed entro il 2014 si aggiungeranno altre cinque aziende sanitarie.
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