Capraia, ecco la strada per l’ex carcere

Appaltati dalla Provincia i lavori per la sistemazione della vecchia strada dell’ex colonia penale nell’Isola di Capraia. L’intervento, aggiudicato alla Cooperativa Terra Uomini e Ambiente di Castelnuovo di Garfagnana (LU) con un ribasso su base d’asta del 7,28%, si riferisce alla realizzazione di opere per il controllo dell’erosione superficiale lungo le strade vicinali dell’Ovile e della Mortola.
Il progetto prevede la sistemazione del fondo stradale, la regimazione delle acque, la riduzione della vegetazione nelle aree di pertinenza e il ripristino di alcuni muretti a secco presenti lungo il percorso. Il costo complessivo degli interventi, al netto della ribasso, è di 310.000 euro, finanziato con risorse comunitarie del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013.
Il percorso interessato dai lavori inizia in prossimità della chiesina del porto fino a collegarsi con il sentiero naturalistico al limite del versante occidentale, attraversando in parte il territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
L’intervento consentirà di mettere in sicurezza la vecchia strada, ormai abbandonata da circa 30 anni, in modo da scongiurare dissesti idrogeologici già presenti in alcuni tratti del percorso e favorire anche la fruizione del versante settentrionale dell’isola, caratterizzato da vegetazione mediterranea e numerosi terrazzamenti, coltivati all’epoca dai reclusi della colonia penale agricola fino alla sua chiusura. Per i lavori di sistemazione del fondo stradale, nella parte di sterrato, sarà riutilizzato il materiale in loco, evitando così di trasportare inerti dal continente.
“La Provincia – sottolinea l’assessore provinciale all’agricoltura Paolo Pacini – è riuscita a chiudere l’assegnazione dei lavori, garantendo l’avvio di un importante intervento su un’ isola dove turismo e attività agricole stanno riprendendo forma”. La sistemazione della strada consentirà, infatti, di rendere maggiormente accessibili alcune zone e di recuperare i terreni dell’ex colonia penale. “I terrazzamenti presenti – aggiunge Pacini – facenti parti oggi degli usi civici gestiti dal Comune di Capraia, che ha condiviso pienamente il progetto, potrebbero essere ripristinati in modo da attivare coltivazioni compatibili con il territorio e sviluppare una microeconomia agricola su questo versante dell’isola”.

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