Trw, dalla Regione no a chiusura. Stadio con gli operai
In segno di vicinanza, solidarietà e sostegno verso i lavoratori della Trw Italia mercoledì 29 ottobre l’Ipercoop e i supermercati Coop di Livorno apriranno al pubblico mezz’ora dopo il normale orario di apertura mattutina.
Ipercoop Fonti del Corallo apertura ore 9.30
Coop La Rosa Via Settembrini apertura ore 8.00
Coop Via Anna Frank apertura ore 8.30
Coop Via Mastacchi apertura ore 8.30
Coop Porta a Mare apertura ore 8,30
Coop Via Toscana apertura ore 8.30
Filt-Cgil: “Costruiamo una vera e propria vertenza-Livorno” – La segreteria della Filt-Cgil della provincia di Livorno esprime la propria solidarietà ai lavoratori in lotta impegnati nelle vertenze livornesi di Trw, Eni e Cooplat e di tutte le altre realtà in crisi con la volontà di partecipare tutte le iniziative che verranno intraprese a sostegno dei lavoratori e per la costruzione di una vera e propria “vertenza Livorno” che abbia come base di partenza un’accordo di programma da condividere con i soggetti Istituzionali che impegni tutto il territorio nella concretizzazione di quegli obiettivi ritenuti strategici per il rilancio dell’occupazione in città. La Segreteria, le Rsu/Rsa e i lavoratori del Mare,Porto, Trasporto Merci, Logistica, Trasporto Pubblico Locale, Ferrovie e tutti coloro che operano nel mondo dei trasporti saranno presenti con una delegazione il giorno 29 Ottobre in concomitanza con l’incontro a Roma per la vertenza Trw, in presidio assieme ai lavoratori della fabbrica e parteciperanno a tutte le uteriori iniziative di lotta che verranno poste in essere.
Segreteria Filt-Cgil Livorno
Dalla Regione impegno massimo – Impegno massimo da parte della Regione, a fianco di istituzioni locali e organizzazioni sindacali, per scongiurare qualsiasi ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno della Trw. Lo annuncia l’assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini il quale, nel giorno del consiglio straordinario del Comune di Livorno al quale è impossibilitato a partecipare per impegni di giunta, invia un messaggio di solidarietà ai lavoratori, a due giorni dall’incontro previsto a Roma, al Ministero dello sviluppo economico.
“La Regione – dice l’assessore – ribadisce il proprio impegno per bloccare ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento di Livorno. Un’ipotesi del tutto inaccettabile di fronte all’impegno responsabile dei lavoratori che in questi anni si sono adoperati per innalzare la produttività del sito e per rispondere alle richieste della azienda di rendere lo stabilimento uno dei più competitivi del gruppo. Non è assolutamente ipotizzabile un disimpegno del gruppo rispetto a Livorno – ha aggiunto Simoncini -. Tra l’altro in questi anni le istituzioni locali e la stessa Regione hanno messo a disposizione dell’azienda risorse importanti anche sul fronte ricerca sviluppo per garantire un rafforzamento dello stabilimento”.
Simoncini quindi spiega che, in vista dell’importante appuntamento del 29 ottobre al Ministero dello sviluppo economico, “chiederemo il ritiro di ogni decisione di chiusura e che comunque venga dato tempo al territorio, alle istituzioni e ai sindacati di costruire soluzioni alternative. Elemento, questo, assolutamente necessario di fronte al passaggio di proprietà della Trw: le istituzioni devono essere messe in condizione di confrontarsi con la nuova proprietà”.
L’assessore conclude quindi confermando la disponibilità della Regione “a fare la propria parte, anche in termini di risorse insieme agli impegni importanti assunti dalla stessa amministrazione comunale, per garantire un futuro alla Trw a Livorno. Nei giorni scorsi a Roma, quando ci siamo incontrati per parlare del futuro dell’Eni col viceministro De Vincenti, abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo specifico su Livorno e Trw fa parte integrante e fondamentale di questo tavolo sul quale noi vogliamo costruire un accordo che punti al rilancio dello sviluppo dell’area livornese. Saranno questi i punti con cui ci presenteremo fra pochi giorni a Roma”.
Il caso in consiglio comunale – Il consiglio comunale ha votato all’unanimità un atto di indirizzo unitario, sulla questione della Trw e della crisi industriale del territorio livornese, in previsione dell’incontro previsto per il 29 ottobre al Ministero dello Sviluppo. Incontro al quale parteciperanno il viceministro allo Sviluppo economico Claudio de Vincenti, l’assessore regionale alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco di livorno Filippo Nogarin, le organizzazioni sindacali e i vertici di Trw.
Questo il testo dell’atto di indirizzo.
Premesso che
La multinazionale americana TRW, in data 17.10.2014, ha ipotizzato la chiusura dello stabilimento di Livorno mettendo a rischio 413 posti di lavoro diretti, 500 circa, considerando l’indotto cui fanno parte ditte con servizi in appalto. L’Ing. Fabiano Bandinelli, direttore di stabilimento della TRW, ha spiegato che l’impatto dell’eventuale trasferimento in un nuovo sito produttivo comporterebbe un risparmio energetico di circa 2.5 milioni di euro l’anno. La multinazionale tedesca ZF, lo scorso settembre, ha avuto il via libera all’acquisto degli asset TRW da parte del consiglio di amministrazione dell’azienda americana, per il costo di circa 12 miliardi di dollari.
L’atto di acquisto, per essere finalizzato, necessita dell’approvazione dell’Antitrust degli Stati Uniti, incaricata di verificare il rispetto delle norme sulla concorrenza relative all’operazione in oggetto, oltre che degli azionisti della multinazionale americana. Il responso è atteso entro e non oltre la metà del 2015. Mr. John Plant, Presidente ed Amministratore delegato di TRW, lo scorso settembre aveva rassicurato azionisti, dipendenti e clienti sul fatto che ognuno avrebbe ottenuto vantaggi maggiori dal nuovo colosso, da circa 30 miliardi di euro di fatturato, appena costituito e che la fase di transazione tra le due parti si sarebbe conclusa entro la prima metà del 2015.
Come si apprende dai sindacati dell’azienda, in seno agli incontri avvenuti in Ottobre 2013 e Giugno 2014 presso la Confindustria, la proprietà avrebbe rassicurato i dipendenti dichiarando strategico il ruolo dello stabilimento di Livorno per la multinazionale TRW tanto da mettere in preventivo, per l’inizio del 2015, una nuova produzione di componentistica per la nuova FIAT Panda.
A Pamplona la TRW ha recentemente assunto 64 operai. Nel 2009 a Livorno è iniziata una procedura di cassa integrazione che ha ridotto i dipendenti da 615 a 413 unità con incentivi all’esodo volontario al fine di rendere più competitiva l’azienda. Il maggior cliente di TRW Livorno è FIAT con circa l’85% di capacità. 10. L’azienda livornese è in attivo ed ha commesse fino al 2017.
Considerato che
In data 20 ottobre 2014, alla presenza del vice ministro allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, dell’assessore regionale alle Attività Produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini e del Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, si è svolto un incontro con i vertici della multinazionale TRW al termine del quale, il Governo, la Regione ed il Comune hanno chiesto a TRW la disponibilità a mantenere ancora attivo lo stabilimento per tutto il 2015 allo scopo di consentire la ricerca di soluzioni alternative. Il 29 ottobre 2014 è previsto al MISE un nuovo incontro tra il vice Ministro allo sviluppo economico Claudio de Vincenti, l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, le O.O.S.S. e i vertici di TRW.
Il Consiglio Comunale
Esprime pieno sostegno alla battaglia dei lavoratori della TRW e delle O.O.S.S. per scongiurare la chiusura dello stabilimento TRW di Livorno. Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco a sostenere, insieme al Ministro dello Sviluppo Economico ed alle altre istituzioni, l’assoluta contrarietà alla chiusura dello stabilimento. A richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di accelerare il percorso di riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa dell’area di Livorno, attivato con Delibera della Giunta regionale n. 140 in data 24.2.2014 vista la situazione di grave crisi delle aziende nell’area e ad istituire un tavolo permanente per l’emergenza occupazionale di questo territorio e giungere al più presto ad un accordo di programma. A richiedere al Ministro dello Sviluppo Economico di attivare ogni iniziativa e tutti gli strumenti di politica industriale nazionale per la risoluzione dello stato di crisi dell’area livornese. A richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di attivare tutti gli strumenti di programmazione dei fondi governativi. A costruire con la Regione Toscana una programmazione per l’utilizzo dei fondi comunitari, al fine di mettere in atto un intervento organico ed efficace per rilanciare, riqualificare ed innovare il sistema produttivo e manifatturiero dell’area in questione.
A sensibilizzare il Ministro in merito al fattore tempo come requisito vitale per la sopravvivenza dell’azienda e dell’intero territorio.
A richiedere insieme alle altre istituzioni e alle O.O.S.S. la messa a disposizione da parte del Ministero del Lavoro, di tutte le forme di ammortizzatori sociali che possono servire a sostenere il percorso precedentemente esposto, in questa difficile crisi industriale.
Ad avviare un tavolo locale con rappresentanti della politica, dei lavoratori, delle associazioni datoriali, delle forze sociali e produttive al fine di realizzare una programmazione economica del territorio ed al fine di incentivare e agevolare, anche attraverso l’intercettazione di fondi statali, europei e privati, progetti di sviluppo sostenibili. A proseguire verso la messa in campo di tutte le proposte necessarie a scongiurare la chiusura dello stabilimento.
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