Tassa sugli ormeggi lungo i Fossi: arriva “l’effetto Tares” e ora il posto si paga

Sono circa cinquemila le barche ormeggiate. E una sentenza della Cassazione dà il via all'imposta

LIVORNO  – Arriva “l’effetto Tares” pronto ad abbattersi su chi possiede un’imbarcazione ormeggiata sui Fossi. Se fino ad oggi infatti il posto barca era libero da imposte e gabelle ora il Comune è pronto ad esigere una somma media di circa 36 euro l’anno. E’ questo quanto scrive oggi a pagina 9 il Corriere Fiorentino lanciando così il sasso in uno stagno ormai privo di sussulti da diversi anni. Stando a quanto riporta l’inserto regionale del Corriere della Sera questa “stangatina” porterà nelle casse comunali livornesi circa 250mila euro all’anno. Nessuna voglia però  da parte dell’Amministrazione di incrementare e rimpinguare le casse ma soltanto il principio dell’applicazione di una norma rafforzata da una sentenza della Cassazione che estende così la Tares anche agli specchi d’acqua occupati da piccole e medie imbarcazioni. A Livorno tra moli, moletti, e fossi sono più di cinquemila le barchette che sono ormeggiate dodici mesi all’anno e che creano così cornice ai bellissimi scenari della Venezia e del centro storico. E l’estensione della Tares sembra che possa riguardare anche gli ultimi cinque anni pregressi. Quindi, con calcolatrice alla mano, 36 euro per cinque anni di ormeggi mai pagati al Comune per un totale di  180 euro per ogni barchetta in sosta lungo i nostri fossi. A breve dunque arriverà “il conto” da pagare ai vari circoli nautici che si spartiscono i posti disponibili sui fossi e nei moletti vari disseminati dalla Bellana a Quercianella. E da lì, a pioggia, la “parcella” ricadrà sui diretti proprietari delle barche.

(foto in pagina di Simone Lanari)

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