Rsu, si torna alle urne per i rinnovi sindacali

di Claudio Caprai

Il 3, 4 e 5 marzo si vota per il rinnovo delle Rsu  nelle “funzioni centrali”, “autonomie locali” e “sanità”. La chiamata alle urne arriva in un momento nel quale “è molto importante dotarsi di una forte rappresentanza sindacale”, spiega la Fp Cgil,  “da anni infatti mancano i rinnovi contrattuali, sono state introdotte politiche brunettiane nel lavoro pubblico, c’è un blocco di lavori e servizi pubblici, e si sta smantellando un sistema di welfare già fragile”.
La Fp Cgil ha appoggiato la votazione, presentando liste in tutti gli enti, anche quelli attualmente oggetto di riordino istituzionale per “continuare a rappresentare il mondo del lavoro, che a loro fa riferimento, con continuità e correttezza”, spiegano dalla sede del sindacato.
In questi enti i punti richiesti sono principalmente: il rilancio delle assunzioni e l’impedimento di una riduzione degli organici e degli stipendi, oltre ad una richiesta di maggiore centralità del servizio pubblico.
“Relativamente al settore sanitario – spiega Angelina Ibelli – dobbiamo stilare quattro punti principali: un aggiornamento dei contratti; la rivendicazione del diritto di assunzione; l’abolizione del precariato e l’aumento del salario, ricordando come le scelte passate dell’amministrazione abbiano portato ad un peggioramento dei servizi, come le famose liste d’attesa nel pronto soccorso di Livorno, il secondo in Toscana per accessi (70.000 nell’anno 2014 ndr)”.
In ambito sanitario le Rsu saranno così composte: ci saranno due terzi di rappresentanza femminile e un terzo maschile, per la metà di loro sarà la prima esperienza sindacale.
“Il Comune di Livorno si trova a fronteggiare invece problemi relativi ai pensionamenti e al blocco dei turnover – dicono dalla Fp Cgil -l’alta età media dei dipendenti pubblici (53 anni), un’ispezione Mef del 2011/2012 che ha fatto ridurre del 50% il fondo di produttività. In una situazione come questa è importante cercare prospettive future e concentrarsi sui temi veramente importanti, come l’uguaglianza dei salari, gli sportelli polifunzionali e i problemi nel settore sociale. Cgil vuole riuscire ad unire il mondo del lavoro e contribuire a rendere il lavoro pubblico una vera e propria risorsa, per i lavoratori e per i cittadini”.

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