Ritiro dei buoni pasto: scatta la protesta in Raffineria

Gli operai delle Officine Tecniche De Pasquale, azienda metalmeccanica della Raffineria Eni di Livorno, hanno incrociato le braccia a causa della sospensione dei buoni pasto ai lavoratori interinali che operano in azienda per conto dell’agenzia “Etica”.
La sospensione dei buoni pasto è avvenuta a causa di una riduzione del prezzo delle prestazioni interinali ed Etica ha chiesto ai precari anche gli arretrati di quanto percepito, fino a sette mesi indietro: questo ha scatenato la protesta dei compagni di lavoro, anche dei lavoratori a tempo indeterminato, e della Fiom Cgil, che garantirà la copertura dei pasti per tutta la settimana.
Oggi gli operai della De Pasquale si sono fermati per 4 ore – spiega la Fiom Cgil provincia di Livorno – proclamando anche lo stato di agitazione e blocco degli straordinari che, da domani, saranno estesi a tutte le aziende metalmeccaniche dell’indotto”.
“La sospensione dei buoni pasto – prosegue la Fiom – e il tentativo di recupero delle somme già erogate sono atti unilaterali inaccettabili, che tentano di sancire una differenza fra i lavoratori, i quali, seppur con forme contrattuali diverse, operano nella stessa azienda. Non possiamo accettare la differenziazione tra operai di serie A con il pasto garantito e operai di serie B, che non hanno il diritto di mangiare”.
La Fiom ha acquistato i blocchetti dei buoni per garantire il pasto agli interinali per tutto il resto della settimana, durante la quale sono previste ulteriori azioni di protesta “La protesta continuerà – conclude la Fiom – intanto garantiremo il pasto agli operai, estendendo la mobilitazione, se necessario, a tutto l’indotto, in quanto questo potrebbe profilarsi come un pericoloso precedente per quanti lavorano nell’impianto”.

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