Raffineria Eni, scatta la mobilitazione dei lavoratori

Mercoledì 25 novembre i lavoratori ex Searlog incroceranno le braccia per 8 ore a causa dei posti di lavoro persi nel cambio appalto del comparto logistica della Raffineria Eni Livorno, vinto dalla I.S.S. Palumbo, azienda partecipata dal noto imprenditore cittadino.
Una trattativa lunga e difficile ha visto protagonista la categoria dei trasporti CGIL che rappresenta i lavoratori ex Searlog “Prima che Searlog perdesse l’appalto i 25 lavoratori erano già in regime di solidarietà – chiarisce Giuseppe Gucciardo, responsabile del settore merci e logistica della Filt Cgil provincia di Livorno – ma le proposte dell’azienda che ha vinto l’appalto sul riassetto del servizio sono risultate da subito irricevibili”.
Organico ridotto della metà e cambio di contratto, con il passaggio dal CCNL della logistica al multiservizi “La trattativa è stata accompagnata da diverse mobilitazioni dei lavoratori – prosegue Gucciardo –  e il tavolo di trattativa si è irrimediabilmente rotto quando l’azienda ha unilateralmente convocato i lavoratori a uno a uno, violando le corrette relazioni sindacali e lasciando a casa 7 lavoratori”.
Una situazione inaccettabile per il sindacato che si trova, ancora una volta, a fronteggiare le complicazioni derivanti dai cambi appalto, durante i quali i lavoratori sono sempre più inermi di fronte agli imprenditori che subentrano “Abbiamo incontrato il coordinamento delle ditte dell’indotto – chiarisce Gucciardo – e abbiamo riscontrato il sostegno e la disponibilità di tutte le categorie a sostenere la nostra vertenza, soprattutto per una questione di dignità del lavoro, che le modalità di questo cambio appalto stanno mettendo a repentaglio”. Già da giovedì inizieranno le mobilitazioni dei lavoratori delle ditte dell’indotto, a cui faranno seguito anche quelle dei dipendenti diretti della Raffineria “I lavoratori del coordinamento delle ditte saranno in sciopero due ore giovedì e tre ore venerdì – conclude Gucciardo –  i rappresentanti dei lavoratori del settore energia e petrolio proseguiranno la discussione con Eni, committente dell’appalto, tesa a ristabilire le corrette relazioni sindacali e a far ripartire la trattativa, valutando, eventualmente, successive mobilitazioni”.

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