Prg, protesta in Comune. Parla il sindacato

Protesta pacifica dei lavoratori, sia del porto che del cantiere Benetti, in piazza del Municipio (foto Simone Lanari). E’ andata in scena il 10 marzo mentre una delegazione sindacale incontrava Nogarin per avere chiarimenti in merito alla mancata firma dell’accordo sul Prg da parte del sindaco. Il sindaco ha assicurato ai lavoratori che nel giro di pochi giorni la variante al Piano strutturale necessaria per il Prg del porto arriverà in consiglio comunale per l’approvazione.

Il sindacato Cgil Claudio Picchiottino Segretario generale FILT Cgil di Livorno – La pochezza della gestione amministrativa di Livorno si è dimostrata nella sua forma più estrema e il protagonista in negativo è stato ancora una volta il sindaco Nogarin. Ci siamo abituati, ma non ci rassegniamo a credere che prima o poi, anche per sbaglio, una scelta positiva per Livorno la possa indovinare anche il primo cittadino. Quello che abbiamo sentito rientrano nella vecchia dinamica politica e negli scambi non ancora definiti fra chi deve dare, Autorità Portuale e Regione Toscana, e chi deve ricevere, Comune di Livorno. Dei problemi politici e istituzionali, del clima da campagna elettorale, ribadiamo che ne vogliamo stare lontani, ma se tutto questo mette a rischio il progetto di investimento previsto per Livorno, per  le infrastrutture portuali e i collegamenti viari e ferroviari, il lavoro e i lavoratori di oggi e di domani, che abbiamo la responsabilità di rappresentare, potete stare “sereni” che la CGIL, attraverso le sue categorie di settore coinvolte  direttamente come la Filt, la Fiom, la Fillea, chiederà il conto a tutti. Siamo certi che il sindaco in fondo non voglia suicidarsi politicamente e come amministratore della città, quindi ci auguriamo che manterrà gli impegni di firmare e portare subito in Consiglio Comunale l’approvazione della “variante”. Contestualmente vigileremo affinchè la Regione Toscana mantenga gli impegni di fine legislatura sugli investimenti previsti all’interno dell’Accordo di programma che si concretizzano solo dopo il completamento certo dell’iter di approvazione del Piano Regolatore Portuale.

Il sindaco spiega la non firma – “Da parte del Comune di Livorno non c’è stata alcuna volontà di bloccare l’iter relativo al piano regolatore del porto, così come convenuto con il Presidente Rossi in occasione dei precedenti incontri. Avevamo chiesto al presidente della Regione Rossi di farsi portatore di alcuni accordi collaterali a latere dell’approvazione del PRP. Da giorni Rossi si nega al telefono. Noi non bocceremo il piano, anche perché siamo consapevoli dei problemi della città, se il presidente della Regione terrà conto delle nostre istanze”. Lo ha dichiarato il sindaco Filippo Nogarin a una delegazione di lavoratori del porto arrivati a Palazzo Civico per avere delucidazioni circa l’iter della variante al Piano Strutturale del Comune livornese e alla definizione del Prp e del Masterplan del Piano di indirizzo Territoriale (PIT). “Con la diffida– ha sottolineato il sindaco Nogarin- Rossi ha sospeso il percorso intrapreso con il Comune di Livorno. Per questo dobbiamo evitare che la diffida della Regione possa determinare l’interruzione definitiva di tutto il percorso che dovrebbe portare all’approvazione del piano”. Concluso l’incontro con i lavoratori, il sindaco dichiara: “Siamo davanti ad un passaggio epocale per il Porto e la città di Livorno, il Piano Regolatore Portuale è uno strumento fondamentale per la portualità, atteso da oltre 60 anni, sul quale nei pochi mesi dell’attività di questo Consiglio si pretendevano – e subito – tutte le risposte. Questo si è intrecciato, inevitabilmente, con lo stato di crisi complessa vista la scelta della Regione Toscana di puntare, per il rilancio della città, fondamentalmente sul Porto. Nei mesi precedenti, nelle commissioni consiliari, sulle questioni delle portualità sono emerse tutta una serie di criticità, dalla zonizzazione, al passaggio di alcune aree tra città e ambito portuale, a quell’area di cerniera tra città e porto – criticità condivise non solamente dalla maggioranza della quale faccio parte ma pure da una fetta importante dell’imprenditoria e delle forze sociali. Abbiamo quindi richiesto al Presidente Rossi, come detto anche ai lavoratori del porto- di farsi interprete dell’esigenza del Comune di Livorno di poter tornare, una volta approvato il PRP, a discutere di tali questioni, e di essere quindi garante, una volta individuato il nuovo Presidente dell’Autorità Portuale, quale che sia il nome che verrà definito dal Ministro Lupi in sinergia con il Presidente della Regione Toscana, che questo iter possa venir garantito. Per questo, come ho avuto già modo di dire, avevo cercato – senza successo il Presidente Rossi nei giorni scorsi. Da qui la scelta, non facile di non procedere ieri alla sottoscrizione dell’accordo di programmazione, consapevoli che questo passaggio ci sottoponesse ad attacchi speculativi. Così purtroppo è stato. L’atto di diffida giunto da Regione Toscana è per noi un vulnus. Di fronte a scelte di una Giunta ed una maggioranza, per quanto opinabili che siano, si procede di fatto ad un commissariamento, che se da un lato svuota di significato tutto l’iter fin qua seguito dal Comune di Livorno nel rispetto dei tempi, dall’altro rappresenta l’ingerenza da parte di un’istituzione giunta ormai a fine mandato, ed in piena campagna elettorale regionale. Riteniamo che ci siano ancora tutti i margini per recuperare questo gap, se c’è una volontà comune, ad impegnarsi ad affrontare questioni non marginali. Oggi saremo a Firenze, per comprendere le intenzioni del Presidente Rossi, per parte nostra per riallacciare quel percorso che ieri s’è di colpo interrotto”.

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