Porto turistico, due idee. “No russi”
Il primo prevede un piano da 779 posti e porta la firma dello Yacht club. L'altro progetto ne prevede 400 posti ed è stato presentato dal circolo nautico Il Molo
di letizia
I rappresentanti dei circoli nautici del Porto Mediceo sono intervenuti, in un’audizione, durante i lavori della terza commissione consiliare a seguito del respingimento, da parte del Tar, dei ricorsi presentati tra il 2009 e il 2011 dallo Yacht Club. “Abbiamo perso una battaglia – ha affermato Andrea Frediani, consigliere dello Yacht club – ma crediamo ancora di poter vincere la partita”. La partita di cui ha parlato Frediani è l’assegnazione della concessione del porto turistico. Nel 2014 infatti l’Autorità portuale ha ufficialmente riaperto il bando, fermo da anni, per il quale i circoli del Porto Mediceo hanno presentato due progetti: uno, che prevede un piano da 779 posti, che porta la firma dello Yacht club, del Circolo nautico e della Lega Navale e a cui hanno dato dato l’adesione anche altri circoli minori.
L’altro progetto invece, di 400 posti, presentato dal circolo nautico Il Molo. Entrambi nati come alternativa al porto turistico di Azimut Benetti da 600-700 posti barca. “Se per noi ci sarà un futuro – ha detto Claudio Vaccaro del circolo Il Molo – saremo pronti a unirci. Se abbiamo avanzato la proposta di due progetti distinti è unicamente per limitare l’avanzata di Azimut Benetti”. Due disegni diversi, dicevamo, ma con gli stessi obiettivi: dare ai cittadini un luogo aperto e visitabile con, dal punto di vista strettamente nautico, più ormeggi e pontili per accogliere barche tra gli otto e i dieci metri attualmente collocate nei Fossi. Tra le idee presentate dai circoli c’è anche quella che contempla la possibilità di realizzare degli spazi che possano essere usati per il commercio nautico così come succede già, solo per fare un esempio, in via Coppino a Viareggio. Non ultimo lo sviluppo del turismo sportivo. “Vogliamo che il porto rimanga ai livornesi e a chi l’ha gestito per anni. Il nostro progetto va nella direzione di rendere più vicino porto e città – dicono dai circoli – non vogliamo che si corra il rischio di darlo in mano a cinesi o russi”.
Se la gestione fosse affidata ad Azimut poi per i circoli si creerebbe anche un problema di mantenimento dei posti barca: “Noi saremmo i futuri clienti di Azimut – ha spiegato Vaccaro – il nostro timore è che invece di pagare 550 euro annui andremo a dover sborsare anche 8 o 9 mila euro”.
L’assessore al turismo Nicola Perullo dal canto suo ha fatto sapere che “ molte delle cose dette le condividiamo e come amministrazione ci adopereremo, per quanto è nelle nostre competenze, a lavorare con l’Autorità portuale affinché questi progetti possano avere uno sviluppo”. Apprezzamento generale da parte dei consiglieri: Francesco Bastone (M5S) ha promesso che il suo gruppo si farà carico della situazione, mentre Alessandro Mazzacca (Livorno libera) si è fatto promotore di un atto di indirizzo da presentare al sindaco alla Port Authority, col quale siano rappresentate le istanze dei circoli nautici. Marco Martelli (Pd) fa sapere che già a fine 2014 era stato presentato dal suo gruppo un atto sulla vicenda che tuttavia era stato bocciato dalla mggioranza: “Mi fa piacere questo cambio di rotta sul tema – ha dichiarato – anche se credo che in questi mesi si sia perso tempo prezioso”.
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