Porto, la seconda vasca pronta un anno prima. E via ai badge annuali, stop ai giornalieri

La Port Authority mette il piede sull’acceleratore

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L’Autorità Portuale preme sull’acceleratore: si accorciano i tempi per la realizzazione della seconda Vasca di Colmata. L’infrastruttura, di fondamentale importanza per lo scalo labronico e a cui sono legati a doppio filo sia la futura Piattaforma Europa che molte opere di dragaggio, potrà essere ultimata con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto nel contratto stipulato con il R.T.I. Sidra-Cidonio, responsabile dei lavori di esecuzione: la consegna avverrà infatti entro la fine del 2014 e non più a dicembre del 2015. A darne la notizia pochi giorni fa, durante la riunione del Comitato Portuale, il dirigente sicurezza e controlli ambientali dell’Authority, Giovanni Motta: «Nonostante i mille lacci e lacciuoli burocratici che ogni giorno frenano la nostra attività – ha dichiarato – siamo oggi in grado di poter accelerare la realizzazione della seconda vasca di contenimento. Le prime due sezioni saranno pronte per la fine di maggio, le restanti quattro sezioni verranno realizzate entro dicembre di quest’anno».
A imprimere una svolta alla esecuzione dei lavori sono state due varianti fatte approvare dai tecnici dell’Autorità labronica, grazie alle quali è stato possibile ridurre i tempi necessari al completamento dell’opera infrastrutturale. “Ora siamo pronti per il dragaggio del lato Nord del Molo Italia – ha commentato Motta -, il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente (Mattm) è arrivato la scorsa settimana, ben nove mesi dopo dalla presentazione del nostro progetto esecutivo, presentato a maggio del 2013. Adesso possiamo partire con la indizione della gara pubblica: contiamo di iniziare i lavori a luglio”.
I 400 mila metri cubi di sedimenti che verranno dragati per portare a meno 13 il lato nord del Molo Italia potranno essere ospitati nella Seconda Vasca di Colmata già a partire da maggio prossimo, quando saranno state realizzate le prime due sezioni dell’opera. Mentre, ad infrastruttura completata, sarà possibile sversare nella vasca di contenimento anche i 600 mila metri cubi risultanti dall’escavo della Darsena Toscana (le caratterizzazioni sono già state fatte, il progetto di dragaggio sarà pronto a breve) e i 400 mila metri cubi del dragaggio dell’Imboccatura Sud.
Va detto, per inciso, che la definizione dei tempi relativi all’esecuzione di questi escavi è subordinata alla determinazione delle competenze amministrative tra Ministero dell’Ambiente e Regione Toscana. Dopo un lungo e difficile percorso tecnico che si è snodato per oltre due anni, il 10 dicembre scorso il Mattm aveva dato il via libera alla proposta di riperimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di Livorno, accettando che quasi l’intero porto passasse sotto la tutela regionale, però da allora non è ancora stato prodotto il decreto applicativo: “Fino a quando il Mattm – ha denunciato il dirigente sicurezza e controlli ambientali dell’autorità portuale – non avrà adottato il decreto attuativo per la riduzione del SIN, non potremo trasmettere i nostri progetti alla Regione. Aspettiamo fiduciosi”.

 

 

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