Porto, ok del Comitato. “Anno di soddisfazioni”

Le grandi opere, il salvataggio dell’Alp e l’integrazione con l’interporto: molti gli obiettivi centrati nell’anno che si appena concluso.
Grandi opere; attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, decine di accordi di partenariato e cooperazione per la promozione dello scalo labronico, e poi ancora: le iniziative sul fronte della integrazione tra porto e interporto, le innovazioni tecnologiche a servizio della comunità portuale per le operazioni di scambio documentale telematico, le attività di formazione e sviluppo delle professionalità, le nuove sfide sul fronte della terminalizzazione ferroviaria dello scalo labronico e il salvataggio dell’ALP, la società che ai sensi dell’art.17 fornisce manodopera alle imprese portuali.

La relazione sulle attività del 2014 stilata dall’Authority e presentata quest’oggi in Comitato Portuale mette a segno un saldo positivo migliore di quanto registrato negli anni passati, su molti fronti. Ad illustrarne i contenuti è stato il segretario generale Massimo Provinciali, che ha parlato di un «momento particolarmente positivo per Livorno, che trova conferma non soltanto nel rinnovato interesse di molti operatori per lo scalo labronico, ma anche nell’impegno concreto degli uffici dell’Autorità Portuale a portare a termine, con successo, gran parte dei compiti loro assegnati».

«Se oggi Livorno si trova davanti alle reale opportunità di invertire la propria rotta e di imporsi all’attenzione degli operatori internazionali – ha detto Provinciali – lo dobbiamo anche a quanto siamo riusciti a seminare nel 2014».

E la semina, nel 2014, è stata particolarmente proficua, a cominciare dalle opere infrastrutturali messe in cantiere. Il completamento della banchina della Sponda Est della Darsena Toscana (lavori ultimati a marzo del 2014); il banchinamento della Darsena Calafati (lavori avviati nel 2014 e terminati all’inizio dell’anno successivo); la realizzazione del cunicolo e l’attraversamento con microtunnel del canale di accesso (gare giù aggiudicate); il consolidamento della banchina del pontile 12 a radice della Darsena Petroli (aggiudicata); la costruzione della seconda vasca di colmata (terminata a marzo) e l’escavo del canale tra la Darsena Nuova e la Banchina (opera terminata), sono soltanto alcune delle opere avviate o terminate nell’anno appena trascorso, e l’elenco sarebbe molto più lungo se ad esso si aggiungessero tutte le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del porto e quelle di dragaggio, di cui si citano solo a titolo di esempio l’escavo dell’area antistante il lato nord del Molo Italia e l’approfondimento del primo lotto della banchina prospiciente la Torre del Marzocco.

«In questi ultimi anni –   è la riflessione che il segretario generale ha consegnato ai membri del Comitato Portuale -, abbiamo messo a disposizione del porto competenze, professionalità e risorse economiche, e lo abbiamo fatto nella speranza di riuscire a rendere il nostro scalo sempre più competitivo e dinamico. I recenti avvenimenti sembrano darci ragione».

Il riferimento è al ritorno della compagnia israeliana Zim; all’ingresso di Msc e Grimaldi nelle compagini societarie di Lorenzini e Sintermar; ai recenti insediamenti delle multinazionali Masol in porto e della General Eletric all’Interporto; ai collegamenti con la Uasc e, soprattutto, all’approvazione finale del Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio Regionale, avvenuta a fine marzo.

Ogni tassello sembra andare al proprio posto e formare un puzzle complesso, all’interno del quale trovano spazio anche le ambizioni ferroviarie di un porto che, entro la fine dell’anno, avrà una moderna stazione ferroviaria in Darsena Toscana e un collegamento diretto con la linea Roma-Genova, lato Pisa. Non solo, parallelamente è stato attivato un filone di opere di infrastrutturazione ferroviaria che collegherà la linea Tirrenica all’Interporto Amerigo Vespucci: si tratta del progetto “Raccordo”, col quale sarà possibile realizzare tre cose: un bypass col quale separare a Pisa il traffico passeggeri da quello cargo; la connessione ferroviaria tra l’Interporto Vespucci e la Pisa-Collesalvetti-Vada e lo scavalco della linea tirrenica. Sono interventi prioritari, per i quali sono già stati trovati i fondi, e che sono già stati inseriti nel Piano Nazionale della Logistica.

E prioritari sono anche gli interventi finalizzati alla telematizzazione delle operazioni portuali: il Tuscan Port Community System, che da luglio 2013 trasmette i dati ufficiali del traffico marittimo necessari per l’avvio delle procedure di preclearing, è, per ammissione dello stesso Provinciali, una solida realtà; nel 2014 sono anche state attivate le procedure in via telematica e semplificata per il ritiro dei container pieni, accelerando nel complesso i tempi necessari al carico/scarico della merce.

Inoltre, sempre nel 2014, sono stati avviati progetti di livello internazionale sul fronte del rifornimento, deposito e distribuzione dell’LNG: «L’attività svolta in questi ultimi tre anni in nel settore dell’Energia – ha spiegato Provinciali – ha permesso di definire un piano strategico di investimenti e servizi per l’LNG nel porto di Livorno. Siamo stati i primi in Italia ad aver realizzato uno studio di fattibilità relativo ad infrastrutture di deposito/refuelling di LNG e oggi possiamo dire di aver assunto un ruolo centrale in molti progetti comunitari legati al consumo e alla distribuzione del Gas naturale liquefatto».

Oltre le attività di promozione del porto (in questo campo sono infatti stati siglati due accordi di cooperazione con porti in via di sviluppo, come Ashdod e Santos, mentre nel corso di eventi e fiere sono stati presi contatti con decine di operatori), merita una particolare attenzione il piano messo in piedi dall’Authority per salvare l’ALP: l’ingresso da parte dell’Apl nella compagine societaria dell’art. 17, con il 49% delle quote, ha permesso alla società fornitrice di manodopera in porto di continuare a svolgere la propria attività regolarmente, senza ripercussioni negative per il personale.

 

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