Ecco come sarà la Darsena Europa. Tutti i numeri
Prevista dal piano regolatore portuale di Livorno, la Piattaforma Europa rappresenterà un significativo ampliamento verso il mare dell’attuale Porto, con un un nuovo terminal contenitori, un nuovo terminal dedicato al progetto europeo “Autostrade del mare” (un servizio di trasporto marittimo delle merci tra Paesi dell’Unione Europea che si affacciano sul mediterraneo, alternativo alla viabilità ordinaria su strada), un nuovo terminal petroli (clicca qui per leggere la polemica del mancato invito di Nogarin a Bruxelles).
Con la realizzazione della piattaforma lo scalo livornese verrà reso più moderno, funzionale e competitivo, con evidenti benefici non solo per l’economia della costa toscana e dell’intera regione, ma anche per il sistema di scambi del Mediterraneo nel suo complesso.
Davanti ad una folta platea di operatori e addetti ai lavori, il numero uno della OSC Andrew Penfold ha dato i numeri del progetto. Il terminal avrà due banchine di 1100 metri ciascuna (quella di testata sarà lunga 650 metri) e potrà contare su una superficie complessiva di 66 ettari di piazzali; l’opera sarà collegata alla rete viaria grazie al prolungamento del viadotto della Firenze-Pisa-Livorno, mentre a livello ferroviario sarà realizzato un fascio di binari elettrificati lunghi 750 metri affiancato da un altro fascio di binari a disposizione per la sosta e manutenzione dei carri. Il punto di forza sarà il collegamento diretto alla rete Tirrenica, altri 50 arriveranno dal Governo.
Il primo passo per la realizzazione della Piattaforma Europa sarà la costruzione del terminal contenitori, che sarà capace di accogliere navi di ultima generazione. Il costo della prima fase di attuazione della Piattaforma (cioè della costruzione di piazzali, banchine, dragaggi, impianti, strade e raccordi ferroviari) e delle dighe foranee di protezione è stato stimato in circa 800 milioni di euro, dei quali circa 450 a carico del pubblico e i restanto 350 a carico del partner privato che vincerà un bando europeo di prossima pubblicazione.
L’attività portuale rappresenta circa il 20% del Pil del territorio livornese, l’1% di quello toscano e lo 0,15% di quello nazionale. In passato alcune stime hanno evidenziato come per ogni 1000 euro di valore aggiunto prodotto nel Porto di Livorno, si attivassero altri 1400 euro nel territorio livornese e circa altri 100 in Toscana, alla luce di questo è evidente l’effetto positivo che la realizzazione della Piattaforma avrà per tutta l’economia regionale e non solo.
Occorre inoltre ricordare che l’opera si inserisce nel progetto strategico di sistema della Piattaforma Logistica Toscana che comprende, oltre alla Piattaforma Europa, la realizzazione del collegamento ferroviario diretto della Darsena Toscana con la linea tirrenica lato nord. Grazie al progetto europeo RACCORDO verranno inoltre finanziati i progetti per la realizzazione del collegamento ferroviario diretto tra il porto e l’interporto Amerigo Vespucci, oltre al collegamento tra lo stesso interporto e la linea ferroviaria Pisa – Firenze, a sua volta collegata con il corridoio Scandinavo – Mediterraneo.
Il commento del governatore Rossi– “Con il progetto della piattaforma europea Livorno non si sta preparando soltanto a fare i conti con il futuro, ma si prepara anche ad essere all’altezza del presente. Se infatti realizzare il progetto è un obiettivo irrinunciabile per dare un futuro alla città, sappiamo anche che o attrezziamo già da oggi il porto ad accogliere le navi di ultima generazione, oppure lo condanneremo alla marginalità”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha sintetizzato i lavori della mattinata organizzata dalla Regione Toscana e dall’Autorità portuale negli uffici della Regione Toscana a Bruxelles. Il presidente ha tirato le conclusioni al termine dell’incontro promosso con l’obiettivo di fare conoscere ad una platea internazionale di operatori ed investitori il progetto di ampliamento della darsena liv ornese, con la costruzione di un nuovo terminal contenitori che potrà accogliere navi di ultima generazione.
“Mi auguro che questa iniziativa riesca a suscitare interesse da parte degli investitori – ha detto Rossi – perchè la realizzazione della Piattaforma Europa deve necessariamente implicare anche un aumento dei traffici e del lavoro sul porto. Come Regione Toscana abbiamo scommesso tantissimo su questo, siamo stati l’unica regione a decidere di fare un investimento così cospicuo, e siamo qui per rendere trasparente la nostra volontà. Visto che vogliamo fare le cose per bene, dobbiamo impegnarci perché i fondali della nuova infrastruttura siano di 20 metri, la condizione è fondamentale rispetto alle esigenze di ammodernamento dello scalo portuale”.
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