Porto, stato di agitazione e braccia incrociate all’Alp

Stato di agitazione e sciopero. E’ questo quanto è stato indetto dalla Rsu dell’Alp e dal sindacato Unicobas. “Lo scorso 10 ottobre 2014, la Rsu dell’Alp ha richiesto un incontro per esperire il tentativo di conciliazione previsto dal contratto nazionale dei lavoratori dei porti all’art. 49- spiegano Rsu e Unicobas-  ma l’Autorità portuale e l’Alp non hanno ritenuto opportuno convocare  tale incontro, per cui i lavoratori si vedono costretti a scendere in sciopero per salvaguardare i propri diritti”.
Ecco il comunicato integrale di Rsu e Unicobas che spiega i motivi delle braccia incrociate:
Il comportamento dell’Autorità portuale è inspiegabile visto che è l’organo preposto alla convocazione del tentativo di conciliazione.
Anche il comportamento della Direzione Alp è inspiegabile, infatti nonostante che a nel mese di luglio l’Autorità portuale sia intervenuta  assegnando un cospicuo contributo di 437.000 euro per eventuale smaltimento degli esuberi e per la formazione, ad oggi nessun impegno è stato preso dall’azienda in merito all’acquisto dell’ex Agelp da parte di Alp ( l’affitto del ramo d’azienda scade il 5/12/2014) e quindi non c’è per ora nessuna garanzia sul mantenimento dei posti di lavoro.
Inoltre in sede di trattativa la RSU ha presentato delle proposte ma le risposte tardano a venire.
Facciamo presente ancora una volta che il problema dell’ALP è strettamente legato alla scarsità dei turni di lavoro generata da abuso degli straordinari nelle altre ditte e cooperative del porto, abuso che abbiamo più volte denunciato ma a cui ad oggi nessuno ha voluto porre rimedio.
Altro problema urgente è il rafforzamento dell’art. 17 che a detta di tutti i soggetti interpellati sembrerebbe risolvere la problematica della fornitura di mano d’opera specializzata in porto come avviene anche nei più importanti porti del nord Europa.
Questo rafforzamento diventa ancora più urgente in vista  dell’applicazione del nuovo piano regolatore che darà nuove prospettive al porto di Livorno e vedrà nuovi investimenti, infrastrutture e riorganizzazione delle aree commerciali e passeggeri.
Perciò crediamo che vada affrontata anche una riorganizzazione della fornitura di mano d’opera e venga messa in pratica la delibera del Consiglio Comunale del 25 luglio 2014 ( punti 5 e 6).
Chiediamo pertanto alle Autorità competenti ( Autorità portuale, Sindaco, etc.) di convocare un tavolo con all’ordine del giorno il rafforzamento dell’art. 17 che ricomponga  l’attuale giungla della realtà lavorativa portuale senza aspettare all’ultimo momento, quando ormai i buoi sono fuggiti…
Le modalità dello sciopero saranno le seguenti: dal  giorno 31 ottobre al 9 novembre 2 ore di sciopero a fine di ogni turno e blocco degli straordinari.
Lo sciopero seguirà le modalità previste dall’art. 49 del CCNL ( codice di autoregolamentazione).

La Rsudell’Alp: Massimo Mazza, Bruno Busoni 
Per la segreteria provinciale della CIB-Unicobas: Massimo Lomi e Claudio Galatolo

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