Porte blindate e telecamere per 9 su 10. (In)sicurezza: i dati dell’indagine

di Filippo Ciapini

“Legalità mi piace”, questo è stato il tema dell’incontro svoltosi mercoledì 25 novembre in Camera di Commercio. Un incontro in cui sono stati snocciolati i numeri dell’indagine, realizzata dal 15 settembre a fine ottobre, da Gfk Eurisko per conto della Confcommercio nazionale che ha coinvolto circa 6800 imprese italiane, comprese quelle livornesi, del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. Dall’indagine emerge come sia cambiata, in città, la percezione dei fenomeni criminali negli ultimi anni. “Il 38% degli imprenditori livornesi – ha spiegato il presidente di Confcommercio Livorno, Andrea Palumbo, illustrando l’indagine – si sente sempre più impaurito, insicuro e sfiduciato mentre il 62% non percepisce né un miglioramento né un peggioramento”.
Tre le preoccupazioni maggiori per i livornesi: abusivismo, furti e contraffazione. “Ben 9 imprenditori su 10 – prosegue Palumbo – hanno adottato misure preventive come l’installazione di telecamere, allarmi o saracinesche corazzate. Lavorare sicuri, ad oggi, invece che un diritto è sempre più un privilegio. Del 10% degli imprenditori che ha dichiarato di aver ricevuto minacce, il 22% ha accettato di pagare o in denaro o consegnando le merci della propria attività”. Tra le preoccupazioni dei negozianti intervistati seguono rapine (per il 34% degli intervistati), tangenti negli appalti (22%) e usura (17%). Per quanto riguarda l’estorsione solo per il 3% degli intervistati il fenomeno sarebbe in crescita, contro il 17% della media nazionale. Un imprenditore livornese su due, inoltre, ricorre alla vigilanza privata e alle assicurazioni, il 27% alla denuncia, contro il 20% nazionale. Infine, per il 44% degli intervistati le leggi che contrastano la criminalità sono inefficaci, mentre 7 su 10 sono favorevoli all’inasprimento delle pene.

Presenti, oltre al presidente di Confcommercio Livorno, il prefetto di Livorno, Tiziana Costantino, il sindaco Filippo Nogarin e collegati in streaming il presidente nazionale Confcommercio, Carlo Sangalli, il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Nogarin: “La Legalità è attenzione all’interesse pubblico: legalità vuol dire cultura, soltanto sentendola propria si può andare avanti”. Ha concluso l’incontro il prefetto: “La criminalità comunque si presenti va combattuta con la democrazia e con il diritto”.

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