Il Ministro dell’Ambiente ha firmato il decreto che riperimetra il Sito di Interesse Nazionale

Dopo un lavoro tecnico lunghissimo e irto di difficoltà, grazie al lavoro combinato dell’Amministrazione Comunale di Livorno con la Regione Toscana e con il supporto di Autorità Portuale di Livorno e Confindustria Livorno, proprio il giorno della Patrona Santa Giulia si è appresa la notizia che il Ministro dell’Ambiente ha sottoscritto il Decreto che riperimetra il Sito di Interesse Nazionale di Livorno (Sin).
Soddisfatti ovviamente il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente del Comune di Livorno che evidenziano come questo risultato renda una ulteriore prospettiva allo sviluppo del Porto di Livorno ed alle tante attività produttive che si trovano in un’area che non sarà più sottoposta alle lunghe e complesse procedure ministeriali. Una notizia – commentano entrambi – che non ci coglie di sorpresa, ma che ci fa ben sperare per il futuro di un nodo strategico del Comune di Livorno, quale è il Porto, per il quale è già stata adottata la Variante urbanistica e risulta in fase di conclusione la sua approvazione. Un ringraziamento va all’Onorevole Silvia Velo, sottosegretario all’Ambiente, che si è dimostrata sensibile alle aspettative della città su questo tema. Un fatto che ridimensiona anche l’ambito delle questioni ambientali: infatti il passaggio delle competenze da Ministero dell’Ambiente a Regione Toscana, pur non variando nulla a livello delle attività di bonifica, restituisce una zona (circa 6 Kmq.) i cui livelli di contaminazione effettivamente rilevati sul terreno non sono stati ritenuti così elevati da far permanere l’area riperimetrata in un sito di interesse nazionale.
Vengono mantenute nel Sito di Interesse Nazionale le aree della Eni e dell’Enel, mentre vengono escluse tutte le altre aree a terra e le acque interne portuali per le quali sarà più semplice procedere con i dragaggi indispensabili per restituire la massima funzionalità al Porto di Livorno. Riguardo alle acque marine, c’è una sensibile diminuzione delle aree sottoposte a SIN con una maggiore limitazione verso il largo e l’esclusione, ad esempio, delle zone in cui sono ubicate le vasche di colmata.
Concludono il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente che adesso sarà indispensabile che la Regione Toscana, insieme all’Amministrazione Comunale e a tutti i soggetti competenti in questa materia, definiscano in breve tempo un disciplinare tecnico procedurale in cui siano formalizzati chiaramente tutti i passaggi tecnici ed amministrativi necessari, nell’ottica della semplificazione che non significa lasciare l’ambiente portuale nelle condizioni in cui si trova, ma che permette di operare con tempi certi nell’interesse dell’ambiente e della sostenibilità del nostro territorio.

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