L’Ex Caserma occupa la Casa della Cultura
Un’occupazione simbolica quella effettuata il 16 ottobre intorno alle 12 dai comitati autonomi aderenti all’Ex Caserma Occupata che si sono impossessati, in maniera dimostrativa, dei locali della Casa della Cultura al Cisternino di città (clicca sul link in fondo all’articolo per guardare le foto scattate all’interno della struttura da Simone Lanari). Un modo per dire no al Job Acts e no al Piano Casa. Uno “sciopero sociale, così lo hanno definito i manifestanti contro la “crisi dei Padroni”.
Ecco il comunicato stampa integrale inviato alle redazioni cittadine dai Comitati Autonomi Ex Caserma Occupata:
“Quest’oggi in tutta Italia i movimenti sociali contro l’austerity si stanno mobilitando con iniziative, manifestazioni e blocchi durante lo sciopero sociale metropolitano. Nella nostra città, devastata dalla “crisi” e della disoccupazione abbiamo deciso di riappropriarci temporaneamente di uno spazio di proprietà comunale “ristrutturato” ma ancora inutilizzato da anni.Un luogo sulla quale la vecchia amministrazione comunale ha speculato con soldi pubblici promuovendo grandi progetti di riqualificazione puntualmente rimasti sulla carta.
Per tutta la giornata diventerà un laboratorio politico e sociale. uno spazio di discussione e proposta per tutti quei soggetti che hanno deciso di non rassegnarsi ad una vita di precarietà e ricatti.
Oggi pomeriggio dalle 18 si svolgerà un’assemblea cittadina aperta e da qui prepareremo il corteo cittadino che si svolgerà sabato 18 ottobre dalle ore 17:30 di fronte al comune. Gli obiettivi della nostra protesta sono molteplici. Quella che oggi viene chiamata crisi nasconde la volontà da parte dei settori economici del nostro paese di cancellare una volta per tutte ciò che rimane dei nostri diritti conquistati dopo anni di dure lotte. L’attacco del governo Renzi sull’articolo 18 rientra in questo meccanismo e si inserisce in un più ampio disegno Europeo di liberalizzazione, privatizzazione e smantellamento dello stato sociale in favore delle società di capitali e della finanza e dei privati. Nel nostro territorio fa sorridere vedere alcuni amministratori locali PD ( Bacci e Franchi in primis ) che hanno addirittura il coraggio di prendere parola in difesa del lavoro. Proprio loro, fieri appartenenti al partito di Renzi, che per anni hanno agitato lo spettro del Berlusconismo per raccattare voti, adesso si accordano con la destra per governare senza alcun pudore. Anche gli stessi vertici dei sindacati confederali recitano la propria parte all’interno del teatrino . Si svegliano ora, strenui difensori dei lavoratori, quando da sempre sono stati servi dei poteri forti. Poteri forti che hanno sempre fatto il bello e cattivo tempo in città e che anche adesso, nonostante le tante promesse elettorali, la nuova amministrazione stenta a mettere in discussione. Palazzinari e speculatori vanno avanti nella distruzione e cementificazione del nostro territorio sicuri della propria impunità giudiziaria garantita da una procura molto più impegnata a reprimere il dissenso che a indagare su corruzione e appalti. Sul terreno di via Goito sarà permesso alla cooperativa “rossa” CLC di speculare su uno degli ultimi spazi verdi accessibili a tutti? Che fine farà il blocco della Chiccaia a Shangai? Verra demolito nonostante la grave emergenza abitativa che stiamo attraversando? Le “domande” sarebbero tante e non siamo certo intenzionati ad elemosinare delle risposte. Le nostre azioni parlano da sole. Andremo avanti ,come abbiamo sempre fatto, organizzandoci autonomamente e portando avanti pratiche di solidarietà, confitto e riappropriazione.
Comitati Autonomi Ex Caserma Occupata
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