Interporto, giunta approva interventi di riequilibrio finanziario

Un pacchetto di interventi per riequilibrare il quadro economico e finanziario della Società Interporto Amerigo Vespucci di Guasticce, a Livorno, e consentirle di raggiungere gli obiettivi previsti dal piano industriale. E’ questo in sintesi il contenuto del protocollo d’intesa tra Regione, Autorità portuale e Interporto toscano che è stato approvato nell’ultima seduta della giunta regionale. Visto il ruolo sempre più strategico dell’Interporto di Guasticce per la logistica e la mobilità portuale, ferroviaria e intermodale della costa toscana, la Giunta ha ritenuto opportuno partecipare alla manovra finanziaria che permette di dare stabilità alla società in un arco decennale. “Nel momento in cui il Governo sta concludendo la riforma della portualità – commenta l’Assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – la Toscana intende farsi trovare pronta alla sfida della competitività dei propri scali e delle strutture retro portuali, come quella dell’Interporto di Guasticce. La crescente sinergia tra Autorità Portuale di Livorno e Interporto assieme agli interventi della Regione per il potenziamento del porto e gli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie a servizio del porto e di collegamento porto-interporto, saranno determinanti anche per il successo della prossima Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Settentrionale”. La prima azione prevista dal protocollo riguarda la proroga tecnica della garanzia fideiussoria fino a un massimo di 18 milioni di euro concessa nel 2005, traslando la scadenza del debito, di durata decennale, alla fine del 2022. Tale proroga sarà richiesta da parte della Giunta al Consiglio regionale attraverso una modifica alla legge finanziaria del 2016. Nel testo sono previsti due impegni fondamentali da parte dell’autorità portuale di Livorno: anzitutto l’impegno a proporre al Comitato portuale la sottoscrizione di un aumento di capitale di oltre 6, 5 milioni (ricavato dalla vendita delle quote dell’autorità nella società Porto 2000), poi l’avvio delle procedure di legge per acquisire un terreno di 50.000 metri quadri di proprietà della società Interporto, con una edificabilità del 50% a uso magazzini al valore indicato dall’agenzia del Demanio (stimato 4 milioni di euro). La società Interporto a sua volta si impegna a presentare un piano industriale e di ristrutturazione del debito aggiornato rispetto a queste proposte, interpellando il sistema bancario su questo nuovo quadro, la cui condivisione è condizione fondamentale per il buon esito dell’operazione.

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