In piazza contro la riforma Fornero

In piazza per mandare in pensione la riforma Fornero. E’ stato questo lo scopo del sit-in di protesta andato in scena davanti alla prefettura da parte di un gruppo di delegati provenienti da vari luoghi di lavoro in nome del movimento delle “Rsu contro la riforma Fornero”. I lavoratori hanno prodotto e spedito una lettera al prefetto, affinché la trasmetta al presidente del consiglio, spiegando che “l’elevamento dei requisiti minimi d’età stanno peggiorando sensibilmente le condizioni di vita e di lavoro di chi si vede costretto a permanere nell’attività fino ad oltre 66 anni, con la funerea prospettiva di arrivare anche a 70 anni. Al contrario, l’età pensionabile va ridotta. A causa del continuo innalzamento dell’età contributiva ci sono lavoratori che “non riusciranno ad andare in pensione, con pericolose conseguenze in termini di salute e di incolumità nel lavoro, ci sono tanti giovani ora disoccupati che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. E c’è il dramma degli esodati prodotto da una legge che è stata scritta solo con la volontà di tagliare senza tenere conto delle implicazioni.
All’iniziativa erano presenti anche delegazioni di altre città (fra le quali Roma, Milano e Bologna). In cantiere l’idea di fare entro fine mese un incontro a Milano fra i rappresentanti delle varie Rsu del movimento in vista di una manifestazione a Roma insieme a esodati e cittadini.
Fra le proposte ci sono: 1) l’introduzione dell’accesso volontario alla pensione con 60 anni di età o 40 anni di contributi senza penalizzazioni; 2) la messa a punto di criteri di calcolo che consentano la salvaguardia del potere d’acquisto delle pensioni attuali e future; 3) il superamento delle sperequazioni ai danni delle donne per le quali non si tiene conto né del lavoro di cura che svolgono a casa né delle discontinue carriere lavorative.

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