Chiuse 879 ditte nel 2014. “Ma il bilancio è positivo”
di letizia
I dati dell’economia livornese sono stati al centro della commissione speciale sullo studio del tessuto economico livornese, dove era in programma l’audizione del presidente della Camera di commercio Sergio Costalli.
Al 31 dicembre 2014 le imprese presenti nella nostra provincia erano 32.519, di cui 14.055 nella sola città di Livorno. Sempre facendo riferimento allo stesso periodo le ditte registrate attive erano 28.155 considerando l’intera area livornese, 11.875 tenendo conto del solo capoluogo. Per quanto riguarda iscrizioni e cessazioni l’anno appena trascorso si è chiuso con un dato positivo: le chiusure sono state 2068 (879 a Livorno) mentre le iscrizioni 2257 (di cui 1020 nel capoluogo).
Riguardo a questi numeri Costalli ha invitato alla prudenza: “Il saldo alla fine dell’anno è solitamente sempre positivo – ha avvisato il presidente della Camera di commercio – generalmente verso il primo trimestre annuale che si ha un calo, dobbiamo quindi aspettare e vedere i nuovi dati. Per la mia esperienza posso dire che probabilmente coi primi tre mesi del 2015 registreremo un calo delle imprese. Se togliamo lo zoccolo duro la vita media di molte imprese non arriva a due anni: il primo anno reggono, quando arrivano le tasse da pagare per tante arriva il momento delle chiusura”. Complessivamente, dal 2010 al 2015, sono state perse oltre 500 imprese, passando da 28.700 alle 28.155 attuali.
Nell’ultimo decennio invece è da registrare un -2% del totale delle imprese del territorio. Guardando più da vicino i diversi settori economici, delle 14.055 imprese della città labronica possiamo dire che quelle più numerose sono rappresentate dal commercio, 4668 seguite dalle oltre mille dell’industria. Analizzando più approfonditamente i vari settori attraverso i valori percentuali possiamo notare che il commercio a Livorno pesa per il 72,8% (rispetto a una media regionale del 56.7% e nazionale del 56.5%), seguito dal settore delle costruzioni all’11,9)% (media regionale del 15,2% e nazionale del 14,3%), dall’industria al 7.9% (media regionale del 13,8% e nazionale del 10,2%) e infine dell’agricoltura e della pesca che si attesta all’1,5% (media regionale al 9,8%).
Import ed export: I dati aggiornati al 31 dicembre 2014, come ha spiegato Federico Doretti del Centro studi e ricerche della Camera di commercio, hanno visto una diminuzione del 17% delle importazioni, a fronte di un aumento del 3,2% delle esportazioni.
Turismo: Il settore che ha avuto sicuramente un aumento notevole è quello del turismo, con un incremento soprattutto nella provincia. I turisti arrivati lo scorso anno nella nostra città sono 141. 345, i numeri nelle località della provincia sono ben diversi: si parla di 8,2 milioni di presenze, facendo entrare di diritto nelle prime 15 province italiane più visitate (secondo anche quanto analizzato dall’osservatorio nazionale del turismo relativamente all’anno 2012). Il numero di pernottamenti a Livorno si ferma però a 2,4, più alto in provincia dove arriva a 7 notti.
Traffico container: Nel 2014 Il porto di Livorno è risultato essere il terzo scalo italiano per traffico di container con oltre 570 mila teu, registrando un +3.3%, alle spalle di Genova (con oltre 2 milioni di teu) e La Spezia (con oltre un milione).
Tasso di occupazione e disoccupazione: Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si attesta nella nostra provincia al 62,4%, tasso poco più basso della media regionale (63,8%) e sensibilmente più alto di quello nazionale (53,7%). Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, secondo i dati forniti dall’Istat per il 2014, la nostra provincia si attesta all'(8,8%) rispetto a una media toscana del 10,1% e nazionale del 12,7%.
Assegni pensionistici erogati: In totale gli assegni erogati nella provincia livornese sono 123.089, per un importo medio di 1.083 euro (un assegno ogni 2,76 abitanti, contando anche i bambini). Gli assegni risultano coprire il 36% della popolazione livornese. Entrando nello specifico i dipendenti pubblici sono destinatari di 21.836 per un importo medio mensile di 1.813 euro, rispetto alla media regionale di 1.862 euro e un livello nazionale di 1.300 euro. Gli assegni elargiti a favore dei dipendenti privati sono 55.480, con un importo medio di 1201 euro, rispetto alla media regionale che si ferma a 1.005 euro e a quella nazionale che invece arriva a 1500 euro. Infine gli assegni erogati per i lavoratori autonomi sono 25.223 con un importo medio per la nostra provincia di 753 euro, rispetto a una media regionale e nazionale di 743 euro.
Cassa integrazione: Le ore di cassa integrazione sono passate dalle 7,2 del 2013 ai 7 del 2014. Si è assistito al calo della cassa integrazione ordinaria, mentre è salita quella in deroga.
Riproduzione riservata ©