#ilnostrodomanisichiamalavoro, iniziativa pubblica Cgil
“Guardare avanti perché abbiamo le capacità e l’intelligenza per farlo insieme.”
Occorre ritrovare una forte unità tra le istituzioni regionali e locali, una forte unità tra tutte le forze politiche per programmare sviluppare e costruire insieme, quelle risposte che il sistema produttivo territoriale richiede e che se lasciate alla gestione dei soli interessi economici non trovano il giusto sostegno della popolazione e a volte anche tra gli stessi lavoratori.
Riteniamo positivo lo strumento dell’accordo di programma per attrarre investimenti, ma chiediamo un intervento straordinario per il sostegno al reddito, sperimentale di almeno 3/4 anni atto a preparare i lavoratori attraverso la formazione alle nuove opportunità di lavoro, questo intervento è stato richiesto sia dal Presidente della Regione e sia dai Sindaci, chiediamo che
questo non si fermi alla sola richiesta scritta ma che venga data continuità attraverso una azione congiunta alla quale i lavoratori aderiranno con tutti gli strumenti sindacali possibili.
Non vogliamo uno strumento di assistenzialismo, ma uno strumento formativo e di inserimento nel mondo del lavoro, che oltre ai disoccupati, abbia una attenzione particolare a over 50 colpiti dalla Fornero, ma anche anche alle categorie protette, alle donne.
Su questo tema chiediamo un intervento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, congiuntamente alla Regione e ai Comuni.
Sul tema dell’energia (costi e produzione) , c’era un impegno per un incontro al MISE su quest’impegno onorato in tempi rapidi e chiediamo un sollecito congiuntamente alla Regione e ai Comuni.
Per i nuovi insediamenti produttivi occorrerà prevedere la priorità e incentivazione nelle assunzioni per i disoccupati dell’area livornese formalizzandolo in un accordo.
Richiamiamo INVITALIA e SVILUPPO TOSCANA affinché le scelte ricadano su tutti quegli imprenditori daranno massima affidabilità per creare lavoro e che avranno progetti seri e non speculativi.
Nei cambi di appalto occorre velocemente sottoscrivere un accordo sulle clausole sociali, sia nei settori pubblici sia nei settori privati, non è accettabile che mentre si discute di creare lavoro, dall’altra assistiamo ad una emorragia continua di lavoro e di diritti per i lavoratori.
Su tema dello sviluppo industriale occorre:
1) tempi certi per la costruzione della DARSENA EUROPA
2) manutenzioni navali-diportistiche è necessario ripristinare il prima possibile il bacino galleggiante e chiudere la gara per la concessione dei bacini affidandoli a chi presenterà il miglior piano industriale e i maggior numero di occupati.
3) Consolidare le imprese della componentistica auto facendo sistema con i poli scientifici di ricerca e con le università, creando sinergie con PISA e LUCCA investendo su innovazione tecnologica rilanciano il distretto della componentistica.
4) filiera della nautica tenendo presente l’ insediamento molte imprese nautiche sull’area costiera queste non creano filiere con aziende locali e quindi non creano possibilità per i disoccupati i del territorio. Infatti molte delle lavorazioni a più alto valore aggiunto tipiche di questa filiera, sono affidate ad imprese che non risiedono nemmeno in Toscana, chiediamo un distretto della costa sulla nautica.
5) una condivisione sulle scelte di programmazione urbanistica degli Enti Locali e la periodica verifica dell’adeguatezza degli strumenti urbanistici, per le aree destinate a nuovi insediamenti produttivi. L’industria e il turismo sono parti integranti di questi nuovi processi, c’è bisogno di logistica , servizi ed energia, efficienti e a basso costo, ma sopratutto di aree dove svilupparsi.
6) L’adeguamento infrastrutturale viario, ferroviario e portuale accompagnato dall’innovazione tecnologica delle imprese a una programmata politica di riconversioni impiantistiche possono portare benefici, qualitativi e ambientali, da un forte sostegno formativo per i lavoratori si possono creare le condizioni per difendere il lavoro e crearne di nuovo, così come le bonifiche dei siti inquinati
Questo è quello che i lavoratori e i disoccupati livornesi dell’industria chiedano alle istituzioni, tenendo presente che nessuna azione per quanto virtuosa e scaturita da buoni intenti, avrà un futuro se non costruita nella condivisione e nella trasparenza tra tutti i soggetti interessati.
Riteniamo che a fronte delle numerose vertenze e delle criticità dal punto di vista occupazionale sulla provincia e in merito alle considerazioni fatte in caso di mancate risposte riteniamo maturi i tempi per indire una iniziativa di carattere generale.
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