Il porto di Livorno? Ottimo per il “green”

Il porto di Livorno si candida a diventare la location italiana ideale per il bunkeraggio e la distribuzione del Gas Naturale liquefatto (GNL). È quel che è emerso nel corso della terza conferenza nazionale sul GNL tenutasi a Roma , dove operatori e stakeholder del settore si sono riuniti per parlare del combustibile ‘’green’’ del futuro. L’uso del gas naturale non è solo una scelta preferibile rispetto al gasolio e alla benzina con riferimento all’abbattimento delle emissioni di Co2, ma è anche una necessità: il 2020 è dietro l’angolo e come indicano le direttive europee, entro quell’orizzonte temporale tutti i porti del Core Network si dovranno dotare di stazioni di rifornimento per il refuelling del gas liquido. In questo scenario il porto di Livorno può giocare un ruolo chiave per contribuire a risolvere il problema principale del rifornimento del GNL per le navi, per i veicoli pesanti e per gli usi industriali. A Roma, infatti, l’Autorità Portuale di Livorno è stata l’unica Authority a presentare un progetto industriale concreto per lo sviluppo della Filiera GNL nell’Alto Tirreno. “Meaning”, questo il nome dell’ iniziativa, è stata presentata in tandem con un pool di soggetti privati, come Eni Costiero Gas, Gas&Heat, Higas, Olt Offshore, Global Service e Rina.
Gli obiettivi sono diversi:  costruire un’intera filiera di GNL attorno ad un gruppo di soggetti industriali del territorio disposti ad investire e successivamente sviluppare Livorno come pivot di un sistema di distribuzione di GNL per uso marittimo, rafforzando così la centralità dello scalo labronico nella rete delle Autostrade del Mare; sviluppare servizi intermodali strada-ferro per il GNL; introdurre su larga scala l’uso di mezzi da piazzale alimentati a GNL, e infine costituire un centro di formazione e certificazione per tutti gli operatori della filiera GNL, rendendo Livorno un punto di riferimento nell’area Mediterranea.

Quella di Livorno è, a detta del direttore generale del dipartimento porti del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, Enrico-Maria Puija, una delle iniziative più interessanti del GAINN-MED, il masterplan nazionale per lo sviluppo del GNL nell’ambito dei porti italiani, coordinato dal MIT e candidato sui fondi europei del Connecting Europe Facility (Cef). «Ad oggi – ha dichiarato Puija – non c’è ancora una indicazione formale degli scali portuali destinati a diventare centri di ricezione del Gas Naturale Liquefatto, ma Livorno è uno dei pochi porti italiani ad aver dimostrato di aver sviluppato il maggiore interesse in tema di GNL». Come ha ricordato peraltro il segretario generale dell’Apl, Massimo Provinciali, presente all’evento, l’Autorità Portuale labronica, a coronamento di 3 anni di attività di innovazione svolta dalla direzione sviluppo strategico in tema di combustibili alternativi, sta coordinando azioni congiunte MIT-MISE per contribuire in maniera diretta al Piano Nazionale Strategico per l’utilizzo del GNL,  che vedrà la luce in autunno; per il numero due dello scalo labronico questa è la riprova del fatto che l’Authority sta lavorando bene e sta raggiungendo ottimi risultati in questo campo: «Alla conferenza sul GNL – ha detto Provinciali – l’iniziativa ‘’Meaning’’ ha avuto un riscontro positivo da parte degli operatori del settore e delle associazioni; intorno all’APL si è costituita una filiera integrata di partner industriali che mettono in campo iniziative concrete e investimenti, l’obiettivo, ora, è quello di continuare l’azione coordinatrice dei soggetti privati e far diventare Livorno un hub del GNL per tutto l’alto Tirreno».

 

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