“Dissequestrate i bacini di carenaggio”
E' stata consegnata al sindaco e al presidente dell'Autorità portuale una lettera con la quale si chiede quali azioni saranno portate avanti per arrivare allo sblocco della gara per i bacini di carenaggio
di letizia
Lunedì 7 marzo gli ex lavoratori della Trw hanno consegnato al sindaco Filippo Nogarin e al presidente dell’Autorità portuale Giuliano Gallanti una lettera con la quale chiedono quali azioni saranno portate avanti, anche in accordo con l’autorità giudiziaria, per arrivare allo sblocco della gara per i bacini di carenaggio e creare le condizioni per riuscire a dare opportunità di lavoro. La decisione di sospendere la gara e di sequestrare i bacini risale all’agosto scorso, quando si verificò l’incidente che causò la morte dell’operaio napoletano di 39 anni. La seconda richiesta che viene dai sessanta firmatari della lettera è quella di poter aver, in tempi brevi, un incontro anche col presidente della Port Authority Gallanti, per far presente la grave situazione di difficoltà vissuta da molte famiglie livornesi così come già avuto con Lorenzo Bacci, Enrico Rossi e l’assessore al lavoro Francesca Martini. Tutto ciò nasce dal fatto che la settimana scorsa, in Consiglio regionale, si è discusso dello stato di disoccupazione dell’area livornese e delle misure da intraprendere per la salvaguardia degli over 50 e di coloro che stanno perdendo gli ammortizzatori sociali. E sempre durante la seduta del Consiglio regionale sono state approvate due mozioni sull’ argomento, una delle quali proposta dalla Lega nord e da Sinistra italiana e altri, che ricalcano i contenuti della lettera, sottoscritta da 60 ex dipendenti Trw, inviata nel gennaio scorso al presidente della Regione Enrico Rossi e a Gianfranco Simoncini, al sindaco di Livorno Nogarin e a quello di Collesalvetti Bacci. Nella quale si leggeva: “Come ben sapete la condizione della disoccupazione, della mobilità a Livorno è drammatica non solo per gli ex lavoratori Trw, ma per un crescente numero di aziende e di persone coinvolte. Gli accordi sulla reindustrializzazione, coi quali la nostra città è stata dichiarata area di crisi complessa, hanno un senso solamente se seguiti da fatti concreti”. Per questo motivo gli ex dipendenti chiedevano quali azioni intendessero portare avanti per il recupero delle aree deindustrializzate e per la creazione di un reddito di sostegno.
Riproduzione riservata ©