Croceristi: negozianti pronti ad aprire più a lungo
di admin
Insoddisfazione, sembra essere il leitmotiv che emerge nell’indagine “Dal crocerismo al turismo: analisi e prospettive per un progetto di sviluppo turistico nella città di Livorno” svolta dalla Confesercenti Provinciale di Livorno riguardo al turismo, ed in particolare al crocierismo ed all’impatto che questo ha sugli esercizi commerciali livornesi.
Un sondaggio che nei mesi scorsi ha coinvolto circa 120 imprenditori del centro cittadino, divisi per zone e per differenti tipologie di settore.
La presenza di croceristi, viene ritenuta utile dalla maggior parte degli intervistati, con picchi più alti nelle zone limitrofe al porto come la via Grande,la piazza Grande e la zona mercatale. Sporadiche presenze nel quartiere Venezia, nella via Ricasoli e sul viale Italia. Nonostante ciò, l’86% ha ancora fiducia nel turismo e crede che possieda enormi potenzialità ancora non sfruttate. Per andare incontro a questa nuova risorsa economica, il 34% di loro, sarebbe disposto a modificare il proprio orario di lavoro, passando a quello continuato, se aumentasse il flusso turistico. Attualmente, già il 66% degli intervistati fa orario continuato, ma è doveroso considerare che grande traino sono le catene ed i franchising, a cui negozi indipendenti si sono adeguati.
Quasi all’unanimità, gli imprenditori hanno sottolineato quanto la città non sia in grado di attrarre turismo e di come l’Amministrazione Comunale, nonostante la consapevolezza del potenziale di tutto il territorio, non sia riuscita a farlo emergere e a valorizzarlo.
Infatti dall’indagine, emerge anche come i turisti siano stati soddisfatti dell’Ufficio Informazioni Turistiche, ma non dalla città, carente di segnalazioni ed attrazioni.
“Questa nostra indagine, rivela purtroppo quanto la città sia ancora impreparata al turismo – ha spiegato Alessandro Ciapini, direttore provinciale di Confesercenti Provinciale Livorno – per prima cosa è necessario che si crei una sorta di “cabina di regia”, meglio se gestita direttamente dal Comune, che focalizzi i punti d’attrazione ma che si prodighi anche nel cogliere opportunità di finanziamento da canali regionali o europei. Inoltre è fondamentale la promozione in ambito regionale. Anche la nostra città potrebbe offrire soluzioni interessanti. Vantiamo una tradizione enogastronomica unica, per non parlare della bellezza del territorio. Bisogna far leva sui canali promozionali giusti, per poter decollare”.
Anche l’assessore al turismo, Nicola Perullo, presente in conferenza stampa, si è mostrato pienamente d’accordo con le proposte della Confesercenti ed ha aggiunto: “Ci stiamo muovendo in questa direzione, ma è fondamentale che i livornesi stessi cambino mentalità. Livorno prima era una città che produceva e bastava a se stessa, adesso non è più così. Ovvio che non potrà attrarre un turismo di massa come fosse Ibiza o Santiago de Compostela, ma ha delle qualità che la rendono attraente. Dobbiamo partire dalle piccole cose come il decoro e l’arredo urbano, ma anche aumentare i servizi, al fine di renderla più vivibile ed accogliente. La bellezza e l’accoglienza sono fondamentali, perché un turista che rimane soddisfatto è un “tweet” nel mondo, una pubblicità straordinaria. Poi puntare su poche cose ma di qualità. E per finire, fare rete. La collaborazione e l’aggregazione sono il nuovo futuro, non c’è più spazio per il forte individualismo”.
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