Costalli, bilancio 2015 con frecciata a Casaleggio

La decisione della Camera di Commercio: "Entro i tempi necessari usciremo da Interporto"

di Filippo Ciapini

Giunti alla fine dell’anno è tempo per tutti di fare un bilancio totale e riassuntivo su ciò che è accaduto e sul lavoro svolto. Anche la Camera di Commercio di Livorno, martedì mattina, ha voluto tirare le somme. “Il 2015 è stato l’anno dell’orgoglio camerale – spiega il presidente della Camera di Commercio, Sergio Costalli – siamo riusciti a dimostrare che abbiamo un sistema camerale che eroga servizi alle grandi, ma soprattutto alle piccole imprese. La Camera di Commercio è soprattutto loro”. Dopo un breve cappello iniziale da parte del presidente è stata la volta del Commissario Ad Acta, Pierluigi Giuntoli, il cui ruolo, almeno per l’inizio del nuovo anno, sarà quello di seguire i passaggi che porteranno alla costituzione del nuovo ente: nuovo ente? Si, perchè dal prossimo 30 dicembre decorreranno i 180 giorni per arrivare alla costituzione di una nuova camera di commercio, che, dopo 214 anni (l a camera di commercio è “nata” il 17 dicembre del 1801 ndr) di indipendenza, sarà accorpata con quella di Grosseto:” Sarà un procedimento che l’Italicum a confronto non è nulla”. Il nuovo ente sarà costituito da tutti e 93 i dipendenti: “Vogliamo salvaguardare il personale” conclude il commissario Ad Acta. Durante questo anno, la camera di commercio, ha dapprima premiato le imprese “storiche” centenarie, simbolo di continuità e speranza, ed, in seguito, ha contribuito a moltissime iniziative, tutte collegate da una finalità unica ossia quella del far acquisire all’imprenditore, piccolo o grande che sia, la consapevolezza dell’impresa e del fare impresa. Il fare impresa è stato motivo ricorrente di molte attività che hanno coinvolto anche i giovani delle scuole (Giornata della Legalità), la  seconda edizione della fiera “Bellezza e Benessere”, le giovani imprese con un fondo di sostegno per le start up con corsi ad obbligo di frequenza per conoscere il modo per fare imprese e tante altre ancora. Il tutto per porre al centro della rinascita economica e sociale le imprese, seppur “non tutte le forze politiche locali e nazionali hanno maturato piena consapevolezza di esse”. Per quanto riguarda l’ambito portuale, dopo aver partecipato attivamente all’approvazione del nuovo piano regolatore del porto di Livorno, alle varie fasi che hanno portato all’accordo di programma per l’area Livornese e ad altre riforme delle autorità portuali, la Camera di Commercio ha deciso che, entro i tempi tecnici necessari, si tirerà quasi totalmente fuori dalla compagine societaria di Interporto, poiché “non siamo stati né coinvolti né ascoltati, abbiamo avuto una cattivissima impressione. Lasceremo  solo una piccola parte delle azioni per garantirci un diritto di tribuna assembleare a tutela delle imprese”. Il presidente Costalli conclude la conferenza con una “frecciata ” contro le recenti esternazioni da parte di Casaleggio. “Le piccole imprese non hanno peso mediatico -spiega – e quindi, di conseguenza, peso politico. Stamani, ascoltando la radio, ho sentito un ipotetico e futuro programma politico dove verranno aboliti i tabacchini, le macellerie e le librerie, gli ipermercati verranno rasi al suolo, i cacciatori lasciati nudi nei boschi a cacciare e, ciliegina sulla torta, le statue di Garibaldi verranno sostituite da statue di Gandhi. Ecco, per quanto mi possa piacere Gandhi, tutte queste cose mi sembrano surreali, quindi, se tutto questo diventa un programma politico io riorganizzerò le Brigate Garibaldi! Ognuno può dire quello che vuole, ma quando questo viene da un ispiratore politico, io, sinceramente, mi preoccupo”.

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