Confindustria: “Serve un rilancio della politica industriale del comprensorio di Cecina e Rosignano”
Rilanciare il territorio di Cecina e Rosignano, partendo da un ripensamento delle strategie di politica industriale. Questo l’obiettivo di Marco Baggiani, referente per Confindustria Livorno del comprensorio di Cecina e Rosignano che in questi mesi, dopo un serrato confronto con gli enti e gli amministratori locali, sta cercando insieme ad altri imprenditori del territorio e alle amministrazioni, di trovare soluzioni concrete per risolvere i problemi che rendono scarsamente attrattivo il territorio livornese. “Perché il problema – sottolinea Baggiani – parte proprio da qui: accade che le imprese –nel caso delle multinazionali- chiudono i battenti per riaprirli da un’altra parte. E il nostro comprensorio progressivamente si desertifica, non essendo all’altezza delle esigenze delle aziende che intendono insediarsi e mancando di appetibilità”.
Alcuni esempi? “E’ necessario, indispensabile direi – sottolinea Baggiani – effettuare investimenti in infrastrutture immateriali, in particolare banda larga e ultra-larga al fine di capillarizzare la disponibilità di accesso per le imprese con ricaduta sui servizi, le istituzioni e i cittadini. Le imprese non riescono neppure ad accedere ad una connessione veloce ad Internet. E questa è soltanto la punta dell’iceberg”. E se la punta dell’iceberg è la mancanza di connessioni web veloci nell’area industriale, particolarmente dolente è il tema delle infrastrutture, particolarmente per strade ed autostrade: “La Tirrenica ed il casello a Rosignano rappresentano per le imprese, soprattutto per quelle che operano nel settore dei trasporti, un grosso problema – riprende Baggiani – la barriera di Rosignano, visto che la viabilità alternativa non consente di avere una velocità commerciale, ci obbliga –di fatto- a passare dal casello: ogni transito dal casello costa 1,40 euro. Pensiamo ai mezzi che fanno servizio di navetta, dalle cave a Venturina passano più volte da questo casello: se vogliamo che l’edilizia abbia un rilancio dobbiamo eliminare questo balzello che incide per il 3-4% sul bilancio del trasporto degli inerti. A questo proposito stiamo lavorando con i comuni: abbiamo inoltrato una richiesta all’Anas e alla Provincia ma ci hanno risposto che una variazione dell’esenzione non è estensibile dalle vetture dei cittadini ai mezzi pesanti, può essere fatto solo con una variazione del Cipe:. Occorre quindi riaprire il tavolo nazionale per discutere nuovamente dell’esenzione.”
Altro tema “caldo” è quello degli appalti: “Come Confindustria – riprende Marco Baggiani – chiediamo da tempo il riequilibrio degli appalti sopra soglia (di importo cioè superiore a 250.000 euro) al fine di renderli accessibili , in termini di possibile partecipazione, anche alle aziende del territorio. A questo dovrebbe poi aggiungersi una riduzione dei costi gravanti sulle imprese (tasse sui capannoni, sui rifiuti, addizionali locali sull’energia, ecc) e una diminuzione fino all’azzeramento dei costi di insediamento di nuove attività industriali/artigianali, oltre all’individuazione e relativa sottoscrizione di accordi/convenzioni, con banche locali, che consentano l’accesso a forme di finanziamenti agevolati finalizzati alle varie problematiche delle imprese”.
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