Allarme disoccupazione. Mai così tanti senza lavoro

Il numero degli iscritti alle liste di mobilità nel 2014 ha avuto un incremento di 935 persone in più rispetto al 2013.

di letizia

Si è svolta il 12 giugno alla Camera di Commercio la tredicesima Giornata dell’economia, dove è stata fornita una fotografia del quadro economico livornese dell’ultimo anno (clicca sul link in fondo all’articolo per leggere e scaricare il rapporto completo sull’economia livornese). Presenti nella sala Capraia di via del Porticciolo, oltre ai rappresentanti di imprese e di associazioni di categoria, il sindaco Filippo Nogarin, l’assessore al bilancio Gianni Lemmetti, la presidente del Consiglio comunale Giovanna Cepparello, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale Marco Ruggeri e il neo consigliere regionale Francesco Gazzetti. Alla giornata ha partecipato anche l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini: “La prossima settimana, quando Enrico Rossi sarà ufficialmente proclamato Presidente della Regione – ha annunciato Simoncini – uno dei suoi primi atti sarà la richiesta al Ministero dello Sviluppo economico dell’istituzione del tavolo tecnico per l’attuazione dell’accordo di programma per la città di Livorno”.
Demografia d’impresa: Le imprese registrate della Provincia di Livorno nel 2014 erano 32.519, registrando un +0.4% rispetto al 2013, quelle attive erano 28.145 (-0,3% rispetto all’anno precedente). La vera riduzione si è vista però nelle iscrizioni: le nuove imprese che si sono iscritte sono state 2.257 (-6,8% rispetto all’anno precedente), a fronte tuttavia di un calo delle cessazioni di oltre il 16% (le imprese che hanno chiuso sono state 2.068). Si può intravedere quindi un bilancio lievemente positivo per le imprese della provincia livornese. Un forte impulso alla crescita, è stato spiegato dal Centro studi e ricerche della Camera di commercio, dato soprattutto dalle imprese straniere e in minor misura da quelle giovanili, mentre si riscontra una flessione di quelle femminili. Nonostante ciò nella nostra città la propensione a fare impresa risulta essere la più bassa di tutta la Toscana (a Livorno si registra una media del 18,6% per l’anno 2014 rispetto al dato regionale che si attesta 21,5%). È però superiore rispetto alla media italiana che invece si ferma al 17,6%. Anche a livello giovanile (under 40) Livorno risulta nuovamente essere la provincia toscana con la più bassa propensione a fare impresa (con un dato al 12,7% rispetto al 14,8% della Toscana), in questo caso però la percentuale è praticamente in linea con la media italiana che si attesta al 12,4%.
Mercato del lavoro: Notizie meno rassicuranti arrivano, come è noto, dal mondo del lavoro. In un anno nella nostra provincia sono stati persi oltre 800 posti di lavoro. Dal 2011 al 2014, vale la pena ricordarlo, il numero degli occupati è diminuito di oltre 2.500 unità, passando dai 135.235 del 2011 ai 132.712 del 2014. Tutto questo, ovviamente, non può che causare un innalzamento del tasso di disoccupazione provinciale che passa, come hanno fatto presente dalla Camera di commercio, dall’8,5% del 2013 all’8,8% del 2014, risultando tuttavia, magra consolazione, inferiore alla media toscana e italiana (rispettivamente al 10,1% e al 12,7%). Va però detto che a fine 2014 i livornesi iscritti ai quatrro centri per l’impiego, se si prende in considerazione tutto il territorio provinciale, erano 62.826, l’8,7% in più rispetto all’anno precedente. Con un aumento delle iscrizioni in particolare degli over 35. Come sappiamo, sono molti i lavoratori in cassa integrazione nella nostra area: nel 2014 l’Inps ha autorizzato su Livorno quasi 7 milioni di ore di cassa integrazione, che una volta terminata apre le porte all’iscrizione nelle liste di mobilità. Il numero degli iscritti alle liste di mobilità nel 2014 ha avuto un incremento di 935 persone in più rispetto al 2013. Eloquente il confronto tra gli iscritti nel 2008 (538) e quelli dell’anno appena trascorso (1.540). Un dato, in sette anni, praticamente triplicato.
I vari settori: Cali si registrano nell’artigianato, nel manifatturiero e nell’industria. Segnali di miglioramento invece si iniziano a intravedere nell’edilizia: che come spiegano dall’ente camerale sta attraversando un periodo di ridimensionamento delle perdite. Le imprese attive nel settore nelle costruzioni sono diminuiti rispetto al 2013 del 5,2% ( la variazione 2010/2014 si attesta invece a meno 13,2%). A fronte di questi dati si registrano però i primi segnali di ripresa del mercato immoibiliare: in provincia di Livorno il volume delle compravendite è cresciuto del 6,9% ( +2,6% nel solo capoluogo). Ma i risultati più positivi sono quelli che vengono dal porto, soprattutto per quanto riguarda i traffici, il calo si registra solo nel numero dei crocieristi (626.536 arrivi) e delle navi arrivate (341 rispetto alle 420 del 2013), dove abbiamo rispettivamente un meno 15% e un meno 4,1%. Sui traffici troviamo il segno più per quanto riguarda le auto arrivate (+11,5%), sulla erce in contenitori ( +1,7%) ma soprattutto sui rotabili e ro/ro ( +7,8%) e delle rinfuse solide dove si ha addirittura un +14,3%.

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