Mostra alla Camera di Commercio: le imprese del ‘900

E’ possibile prenotare una visita guidata per singoli, gruppi o scuole telefonando al n. 0586/231247 o scrivendo una mail a [email protected]

di admin

La Livorno dei primi del ‘900,imprenditoriale, produttrice ed esportatrice, attraverso depliant, manifesti pubblicitari e fotografie. Questo il cuore di “Padiglione Livorno: le imprese locali alle Fiere Internazionali del passato”, mostra organizzata dalla Camera di Commercio di Livorno, aperta al pubblico fino al 12 dicembre.

Info utili – La mostra, allestita nei locali della Sala Isola d’Elba al piano terra della CCIAA, resterà aperta fino al 12 dicembre e può essere visitata dal lunedì al venerdì in orario 9-13 e nei giorni di martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 17. E’ possibile prenotare una visita guidata per singoli, gruppi o scuole telefonando al n. 0586/231247 o scrivendo una mail a [email protected].

L’internazionalizzazione delle imprese è oggi più che mai un tema di grande attualità , basti pensare all’imminente Expo 2015, nonché d’ importanza strategica per l’espansione del sistema economico locale su più vasta scala. La rassegna affronta un parallelo col passato a partire dall’’Esposizione di Parigi del 1900, a cui furono ammessi 17 espositori livornesi come, per citarne alcuni: Roselli A. che gestiva la miniera di mercurio sul Monte Amiata, il Cantiere Navale F.lli Orlando, F. De Larderel & C., per il chimico e la Distilleria Vaccari premiata in quell’occasione con medaglia d’oro. “La Distilleria Vaccari all’epoca era famosissima – ha spiegato all’inaugurazione il curatore della mostra Filippo Lenzi – specialmente con il liquore Galliano, che deve il suo nome al Maggiore Giuseppe Galliano, eroe della guerra d’Etiopia. Tanto famoso da essere inserito nel racconto “Schiavo della Somalia” di Emilio Salgari. Il liquore è ancora in commercio ed è piuttosto noto, peccato che se ne sia persa la produzione, visto che ora è passato ai Paesi Bassi”.
Il percorso guidato della mostra comincia appunto con il 1900, passando attraverso le Fiere di San Francisco (1915), Milano (1924), Bari (1931-1932), per arrivare alla Mostra Interprovinciale del Tirreno del 1949, tenuta a Livorno nella cornice del Parco di Villa Letizia, a pochi anni dal bombardamento della città.
Un’ampia sezione è inoltre dedicata alle Fiere di Tripoli degli anni ‘30, alle quali le imprese locali aderirono numerose. Livorno partecipò a queste manifestazioni sia con le grandi industrie (Cantiere Orlando, Soc. Metallurgica, Solvay, S.I.C.E., F.I.L, le vetrerie, tra cui la Balzaretti e Modigliani), ma anche e soprattutto con le piccole e medie imprese, desiderose di espandersi e far conoscere nel mondo la qualità dei loro prodotti. “In quel periodo – è intervenuto il ricercatore e cofondatore del Centro per la cultura d’impresa di Milano, Giuseppe Paletta – la territorialità economica era ben diversa da quella amministrativa. C’era una forte pulsione ad emergere, a produrre, ad affermarsi”.
Fra le piccole e medie imprese troviamo dunque industrie chimiche (profumerie, fabbriche di vernici, lubrificanti, lisciva saponaria, talco macinato, prodotti medicinali), fabbriche di pipe e di bottoni di madreperla, di mobili in ferro battuto e casseforti, produttori di alabastro, editori ecc., a testimonianza della straordinaria eterogeneità del sistema produttivo locale. Molte sono anche le industrie alimentari, in particolare di bevande: tra queste, ad esempio l’Impresa acqua Corallo, che partecipò all’Esposizione Universale di San Francisco del 1921 con l’acqua Corallo, “un’acqua da tavola eccellente e al tempo stesso un diuretico sicuro”, e i F.lli De Giacomi, produttori di una tra le birre più esportate a livello nazionale.
“Questa mostra indica quanto la situazione imprenditoriale livornese fosse viva e reattiva – ha concluso Sergio Costalli, presidente Camera di Commercio di Livorno – il passato deve servire da esempio, specie in una situazione come quella odierna. Proprio in questo momento, non possiamo che essere solidali con il corteo che sta sfilando per le strade. E’ necessario che il dialogo fra Stato ed imprese ritorni ad essere protagonista, perchè solo con la chiarezza delle norme e l’alleggerimento della pressione fiscale sulle imprese,l’economia può risollevarsi e portare lavoro. La politica deve far in modo che Livorno torni ad attirare imprese e non rimanga chiusa nella sua visione “livorno-centrica””.
Una mostra che attraverso i suoi documenti e le sue immagini, permette al visitatore un vero e proprio viaggio attraverso la storia: dal clima di ottimismo che accompagna l’inizio del nuovo secolo, alle tensioni sociali che giungono al cosiddetto Biennio rosso; a due guerre mondiali, al referendum tra monarchia e repubblica e alla ricostruzione post bellica. Una selezione di documenti e fotografia, uniche ed imperdibili.
La Mostra potrà essere visitata gratuitamente fino al 12 dicembre, da lunedì a venerdì in orario 9-13 (martedì e giovedì anche 15-17); è inoltre possibile prenotare visite guidate per singoli o gruppi (0586-23.12.47; [email protected]).

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