Bacini ok a metà marzo. Sì a navi “sotto” i 24 m
Previste alcune eccezioni per navi di larghezza superiore che terranno in considerazione per prima cosa la compatibilità con le attività della banchina 75
«La gara è praticamente pronta, abbiamo superato le ultime problematiche e presto acquisiremo tutte le pratiche documentali che sono oggi necessarie per predisporre gli allegati tecnici. Tra quindici, venti giorni confidiamo di poterla pubblicare sulla Gazzetta ufficiale». Sulla procedura per l’assentimento in concessione dei bacini e delle banchine 76,77 e 78, è il responsabile del procedimento e dirigente dell’Apl, Matteo Paroli, a dettare i tempi. La certezza, dunque, è che per metà marzo la gara sui bacini verrà pubblicata, con una precisazione: l’assentimento in concessione sarà vincolato alle riparazioni di navi passeggeri e mercantili ordinariamente di media dimensione, con una larghezza massima di 24 metri. Perché proprio 24 metri? Perché una nave con larghezza maggiore non potrebbe essere lavorata alla banchina di allestimento n. 76 senza interferire con le funzionalità dell’antistante banchina 75, destinata dal Prp alla nautica da diporto, va detto però che il limite della larghezza dei 24 metri potrà essere eccezionalmente superato. Le eccezioni che potranno essere fatte per navi di larghezza superiore terranno in considerazione per prima cosa proprio la compatibilità con le attività della banchina 75 oltreché chiaramente l’impatto ambientale sulla zona di Porta a Mare. Il dirigente Paroli ha inoltre chiarito che, comunque, il mancato rispetto della normativa vigente in materia ambientale e sanitaria per quanto attiene la compatibilità delle attività industriali oggetto della gara con le attività antropiche residenziali contigue al compendio dei bacini di carenaggio, renderà l’offerta non valutabile. Il bando di gara era già stato presentato, nelle sue linee guida, ad ottobre scorso. Oltre alla necessità della compatibilità tra il Piano industriale con le attività residenziali contigue al compendio dei bacini, è previsto un altro requisito fondamentale: le imprese candidate dovranno sviluppare attività che non pregiudichino il futuro utilizzo del bacino in muratura per le attività di riparazione delle navi, anche di grande dimensione. Con riferimento alla gara, verrà approntata una procedura in due fasi. All’atto della pubblicazione del bando verranno definiti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse. Nella seconda fase, verrà trasmesso l’invito a gara ai concorrenti risultati idonei in relazione ai criteri di selezione. I concorrenti potranno inoltre presentarsi in raggruppamenti temporanei di impresa, sulla scorta di quanto prescritto dalla normativa sugli appalti.
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