Alp, l’Authority pronta a destinare 437 mila euro
Anche a Livorno si sta facendo strada l’ipotesi di applicare all’Agenzia per il Lavoro in Porto, l’Alp Srl, il nuovo strumento introdotto dal comma 15 bis dell’art 17, già utilizzato a Genova: si tratta della norma che consente alle port authorities di destinare non più del 15% delle proprie entrate agli articoli 17 in crisi, ovvero agli unici soggetti autorizzati ai sensi della legge 84/94 a fornire lavoro temporaneo alle imprese portuali ex art. 16 e 18.
Per la società livornese nata dalle ceneri della vecchia Agelp potrebbero esserci sul piatto 437 mila euro. Tanti sono i contributi che quest’oggi, davanti alla Commissione Consultiva riunita, il coordinatore dell’Agenzia per il lavoro in porto, Marco Rambaldi, avrebbe chiesto alla Port Authority.
210 mila euro servono per provvedere alle esigenze di formazione: “I 62 dipendenti dell’Alp- ha detto Rambaldi – devono essere poli-funzionali, per questo abbiamo bisogno di avviare corsi di formazione ad hoc per rallisti, gruisti e per la sicurezza”.
Gli altri 227 mila euro dovrebbero essere invece utilizzati come incentivo al pensionamento o per favorire l’esodo volontario dei lavoratori interessati. Infatti, a fronte dei contributi forniti, il comma 15 bis del novellato art 17 della legge 84/94 impone alla società beneficiaria una riduzione dell’organico di almeno il 5% per il 2014. Nel caso dell’Alp parliamo di 3 dipendenti: uno potrebbe accedere alla pensione anticipata, mentre per altri due si profila la possibilità di un assorbimento da parte delle imprese portuali, nel rispetto di quanto previsto dal patto per il lavoro siglato il 19 ottobre del 2012 tra le sigle sindacali e i rappresentanti di Assoterminal, Confindustria e Assimprese.
La proposta del coordinatore dell’Alp ha ottenuto il parere positivo della Commissione Consultiva e verrà sottoposta all’attenzione del prossimo Comitato Portuale per il via libera definitivo.
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