Accordo fra Rossi e Nogarin, ecco il piano di rilancio
Il modello Piombino esteso anche all’area di crisi livornese. E con l’incontro a Firenze si è mosso il primo passo in questa direzione. Enti locali, Autorità portuale, Camera di commercio e Regione hanno condiviso l’impostazione con cui presentarsi al confronto con il Governo nella riunione fissata per giovedì a Roma, al Mise. Obiettivo: definire un accordo di programma con pochi e significativi obiettivi e i relativi impegni a cui far fronte da parte di tutti i soggetti interessati. La discussione, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi, insieme all’assessore a lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il presidente della Provincia e sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi, il presidente dell’Autorità portuale, Giuliano Gallanti, e il presidente della Camera di Commercio, Sergio Costalli, ha consentito di definire quattro proposte con cui presentarsi al confronto con il governo. “Abbiamo scelto – spiega Rossi – di concentrare l’attenzione su pochi, ma prioritari obiettivi, in grado, se avviati, di contribuire alla ripresa dell’economia locale. A Livorno, più che altrove, c’è bisogno di creare nuovi posti di lavoro. Ci presenteremo al confronto con il Governo con una proposta unitaria di Regione ed Enti locali: stesse proposte, stessi obiettivi per contrastare la crisi dell’area livornese”.
La prima è il rilancio del porto di Livorno con la realizzazione della Darsena Europa e il completamento dei collegamenti ferroviari con la grande rete nazionale e il retro porto. Si tratta di un investimento di oltre 500 milioni. “Rendere il porto moderno e competitivo – sottolinea il presidente Rossi – è un’esigenza non solo locale, ma regionale e nazionale, per la quale la Regione è disposta ad investire 175 milioni, chiedendo al Governo e all’Autorità portuale di fare altrettanto”.
Il secondo punto è un piano per la reindustrializzazione dell’area livornese, ivi comprese Collesalvetti e Rosignano, interessata dalle difficoltà dell’industria chimica. I cardini dovranno essere sostegno alle aziende, incentivi e agevolazioni come l’abbattimento dell’Irap per le imprese che scelgono di insediarsi.
Terza priorità individuata è la realizzazione degli interventi di bonifica ambientale, sia nell’area portuale che industriale.
Infine, il potenziamento del progetto GiovaniSì in tutta l’area, per offrire ai giovani una prima opportunità per avvicinarsi al mondo del lavoro.
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