Spese in Comune: risparmi sui rimborsi casa-lavoro

Ma l'opposizione attacca: "In questi tempi di crisi serve dimezzare anche l'indennità di sindaco e amministratori"

di letizia

Tra i documenti che compongono le linee programmatiche dell’amministrazione  a Cinque Stelle c’è anche il piano triennale per il contenimento dei costi di funzionamento, che tra le voci vede le indennità del sindaco, del vicesindaco e degli assessori, il rimborso delle spese di viaggio per gli amministratori, il denaro per le missioni, le consulenze, la manutenzione degli immobili e l’acquisto o il noleggio di automobili. La giunta ,anche per i prossimi tre anni, ha scelto, come ha spiegato mercoledì 6 aprile durante la commissione bilancio l’assessore Gianni Lemmetti, di provvedere a compiere una razionalizzazione di tutte le dotazioni, anche informatiche, per quanto riguarda gli uffici, delle autovetture di servizio (scegliendo magari di ricorrere a mezzi di trasporto alternativi) e di immobili a uso abitativo e di servizio.
Restano invariate le indennità del sindaco Nogarin, della vicesindaco Sorgente e del resto della giunta. Rimangono le stesse anche le spese di viaggio (casa-lavoro). I capitoli che riguardano le spese di missione e i rimborsi casa-lavoro passano, ha fatto sapere Lemmetti, passano da 68.000 euro a 38.000 euro, visto che la parte riguardante le missioni vengono ridotte da 30.000 a 20.000 euro. Per quanto interessa invece la restituzione delle spese per il tragitto casa-lavoro la cifra passa da 38.000 a 18.000 euro, riduzione dovuta, da una parte alla rinuncia dell’assessore allo sport Nicola Perullo al suo rimborso e dall’altra dal ‘cambio di guardia’ all’assessorato all’ambiente, con la revoca da parte del sindaco di Giovanni Gordiani. Attualmente infatti risulta che sia solamente Gianni Lemmetti a percepire la restituzione delle spese sostenute per gli spostamenti.
Ritocchi che tuttavia non sono sufficienti per le opposizioni. Secondo Marco Cannito (Città diversa) infatti le indennità di sindaco, vicesindaco e assessori “dovrebbero essere dimezzate o almeno diminuite, mentre i rimborsi di viaggio dovrebbero invece essere eliminati”. Per Marco Valiani (Livorno Bene Comune) “in questo periodo di crisi sarebbe stato doveroso un taglio dei compensi della giunta, invece si sceglie di rimanere alle cifre delle precedenti amministrazioni. A quanto so – è l’affondo del consigliere – sono stati alzati anche i compensi dei componenti del consiglio di amministrazione di Aamps”.
Secca è stata la risposta del responsabile al bilancio: “La retribuzione del nuovo cda – ha assicurato Lemmetti – è esattamente quella del precedente, ovvero 64 mila euro complessivi all’anno per il presidente Castelnuovo e i consiglieri Petrone e Tolone”. Laconico infine il giudizio di Alessandro Mazzacca (Livorno Libera) convinto che “in questi due anni di governo risparmi ai costi della politica se ne sono visti veramente pochi”.

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