Simoncini a Nogarin: “Pensi a Livorno, no a polemiche”
“Voglio tranquillizzare Nogarin: non esiste l’ipotesi della mia presidenza dell’autorità portuale di Livorno. Credo che invece di ‘pensar male’ si dovrebbe guardare ai problemi della nostra città. In particolare ai contenuti delle proposte da avanzare al Governo per l’accordo di programma su Livorno più che miei destini personali, che leggo incuriosiscono molto il sindaco di Livorno”. Risponde in questo modo, da Facebook, l’assessore regionale alle attività produttive e al lavoro Gianfranco Simoncini alle polemiche.
“Come Regione stiamo lavorando su questo – aggiunge -, stiamo lavorando per costruire un pacchetto di proposte che possa attirare sulla nostra città finanziamenti e interventi da parte del governo del paese. Ci piacerebbe che anche da parte del Comune di Livorno, invece di pensare ai miei destini o di ruzzare su “Mr Red”, si lavorasse in tale direzione. La prossima settimana ci permetterà di entrare nel merito di questi contenuti sia a Firenze che a Roma e mi auguro possa venire un contributo importante anche chi amministra la città”.
Quanto al fatto che la giunta regionale abbia scoperto Livorno solo ora “credo che ci siano atti concreti,importanti finanziamenti che dimostrano il contrario a partire dagli interventi dei finanziamenti per l’escavo del porto di Livorno o, per ricordare atti che ho seguito come assessore delegato al FESR, per il collegamento delle porto alla rete ferroviaria o i progetti Pius. E mi permetto di ricordare anche la scelta che avevamo fatto di finanziare il nuovo ospedale che la nuova amministrazione non intende realizzare. Mi auguro quindi che da parte di tutti ci sia, in questa fase così delicata,uno sforzo di responsabilità che guardi avanti e non porti il dibattito nella nostra città su posizioni sterili che indebolirebbero soltanto Livorno nei confronti del paese e delle opportunità che le si possono presentare”.
“L’altra mattina ho nuovamente incontrato i lavoratori della TRW – conclude la sua replica Simoncini -. La prima domanda che mi hanno posto è stata relativa ad una loro preoccupazione sul fatto che la diversità di colore politico dell’amministrazione comunale con quella regionale potesse rappresentare un elemento di limite e penalizzazione della città e dei suoi interessi. Ho risposto, e l’ho detto anche nell’incontro di Asamar, che l’abitudine di questa Regione è quella di confrontarsi con le istituzioni, indipendentemente da chi le amministra. Lo abbiamo fatto in questi dieci anni con le amministrazioni di centrodestra di Lucca,di Arezzo,di Prato ed altre, con le quali nel rispetto dei ruoli abbiamo costruito soluzioni ai problemi che vivevano queste città. Lo faremo anche con Livorno, ribadendo il ruolo fondamentale che Livorno può avere lo sviluppo della nostra regione e del Paese, sperando che questa consapevolezza sia anche di chi amministra la città”.
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